Dopo avere perso due elezioni comunali consecutive, il centrodestra di Martina Franca continua con la sua lacerazione. Deriva dal ballottaggio delle scorse amministrative, vicenda per la quale è in piedi un contenzioso amministrativo. I consiglieri comunali eletti nella coalizione con Pino Pulito (ricorrente al Tar perché escluso dal ballottaggio) ritengono non legittimata l’assemblea consiliare. E non si presentano alle sedute consiliari. L’altra parte del centrodestra di Martina Franca, con i consiglieri Pizzigallo (candidato sindaco sconfitto al ballottaggio) e Chiarelli, attiva la procedura per la decadenza degli assenti. I quali, ora, reagiscono.
Di seguito il comunicato diffuso da consiglieri comunali Pulito, Conserva, D’Ignazio e Bello, di Martina Franca:
Violata la libertà di manifestare il proprio pensiero politico ….
In relazione alla proposta di attivazione della procedura di decadenza dal ruolo di consiglieri comunali , degli eletti del nostro gruppo politico , richiesta dai consiglieri comunali Pizzigallo e Chiarelli , nello scorso consiglio comunale , intendiamo far chiarezza e luce su quella che da sempre è stata la nostra posizione politica sulla questione.
Preliminarmente e’cosa nota che il nostro gruppo non ha mai riconosciuto e legittimato l’assise comunale e il sindaco Ancona , tanto è stato palesato attraverso note fatte pervenire regolarmente al segretario comunale nonché sui social e nelle trasmissioni televisive e con conferenze stampa.
Ma non basta : questa azione politica è stata avallata dagli organi regionali e nazionali di Forza Italia .
la nostra protesta ha trovata ampia espressione nella ordinanza del Tar del 13.10.2017, che ha considerato le nostre doglianze di illegittimità e nullità delle operaZioni elettorali fondate e , quindi , ha disposto il riconteggio in Toto delle schede elettorali di tre sezioni .
Ci preme ribadire soprattutto nei confronti di chi , oggi , nella imminenza delle elezioni politiche , voglia strumentalizzare la vicenda , pur conoscendo bene quelle che sono le norme giuridiche amministrative , che manifestare liberamente il proprio pensiero politico e’ un principio costituzionale , che nn puo’ essere violentato per mere mire politiche , ossia escludere dal consiglio comunale , un intera colazione rappresentativa di circa un terzo dell’elettorato martinese.
La giurisprudenza amministrativa sul punto e’unanime e , a più riprese , ha specificato che gli aspetti garantistici della procedura di decadenza , devono essere valutati con la massima attenzione , scongiurando i casi di uso distorto dell’istituto stesso, distorsioni che potrebbero determinare la sua efficacia come illegittimo strumento di discriminazioni nei confronti di una minoranza politica , come quella che il Nostro gruppo rappresenta in consiglio .
inoltre sin d’ora evidenziamo che dal prossimo consiglio comunale non presenteremo altra giustifica aggiuntiva a quella che è la ripetuta protesta , anche perché la nostra posizione sembra abbastanza evidente , eccetto per chi oggi chiede chiarezza .
Riteniamo che La nostra citta’ debba essere rappresentata in consiglio anche dalle minoranze , previa verifica delle legittimità del voto democraticamente espresso dai cittadini e , quindi,da gente che si dedichi al bene di Martina Franca e alle problematiche della stessa , prima fra tutte il problema della differenziata , anziché da rappresentanti politici che considerano, invece , prioritario richiedere la decadenza di un gruppo politico , ampiamente suffragato nell’ultima tornata elettorale e che all’esito del giudizio incardinato dinanzi al Tar , potrebbe , addirittura sovvertire il risultato elettorale.
Noi resteremo coerenti a differenza del consigliere Pizzigallo, il quale alla vigilia del ballottaggio , esterno’la volontà di dimettersi qualora non fosse diventato il sindaco di Martina , cosa che non è avvenuta , anzi il giorno dopo il ballottaggio sui social palesava di esser indignato e di vergognarsi di essere martinese…
I consiglieri Pizzigallo e Chiarelli , sin dal deposito delle nostre note di protesta , al primo consiglio comunale , non hanno proferito alcunché , tanto che le stesse note sono passate quasi inosservate all’assise comunale , osservazioni che , invece , a prescindere dei personalismi , meritavano un’ampia discussione .
Invero , quella posizione di estraneità alla vicenda da parte del gruppo politico guidato Pizzigallo , è stata mantenuta anche dinanzi al Tar , difatti e ‘bene che i cittadini martinesi sappiano che Pizzigallo seppur regolarmente citato , non si è neanche costituito in giudizio dinanzi al Tar di Lecce …
si persevera ad intraprendere azioni distruttive , finalizzati a che ?
Rancori o ritorsioni ?
A prescindere da tutto il
Nostro gruppo sta dimostrando di non essere legato ad alcuna poltrona , a differenza di qualcuno che in passato ha predicato bene ed oggi sta dimostrando l’esatto contrario .
I consiglieri conserva , pulito , d’ignazio e bello
C’è stata una recente sentenza, pubblicata sul sito giustizia amministrativa, che ha sancito la non decadenza dei consiglieri comunali che non partecipano alle sedute quando la mancata partecipazione costituisce una espressioneorma dell’
attività politica
Il consiglio di stato, con sentenza n. 743 del 20 febbraio scorso, ha sancito la non decadenza del consigliere assente per protesta politica se questa viene resa pubblica prima della seduta. Pizzigallo e Pulito datevi una mossa, non se ne può più. Questa città ha necessità di sbarazzarsi quanto prima di un centrosinistra confusionario e inaffidabile, ma ha anche necessità di individuare una alternativa credibile che fino ad ora non si è nemmeno intravista.