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Puglia: piano paesistico territoriale regionale, proposta per sbloccare l’edilizia Avanzata dall'avvocato che promosse un emendamento al piano casa

enrico pellegrini 2

Emendare il blocco totale dell’edilizia. Nell’attuale versione del piano paesistico territoriale regionale è determinato dalla normativa (inapplicabile ab origine), mentre è allo studio la proposta di modifica delle norme transitorie, come evidenzia l’avvocato amministrativista Enrico Pellegrini che si occupa in questo periodo di dettagliare una proposta che consentirà nel concreto interventi edilizi nei territori costruiti oggi impediti dall’applicazione del PPTR (ulteriori contesti).

Intanto, il consiglio regionale della Puglia ha nuovamente “e proficuamente prorogato e modificato” la legge regionale 14/2009, dai più conosciuta come Piano Casa, stabilendo il nuovo termine di applicazione al 31 dicembre 2017 e reintroducendo, tra l’altro, con un emendamento a firma del consigliere Pentassuglia, la possibilità di realizzare gli ampliamenti volumetrici nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico già individuate dai Comuni con apposita delibera di Consiglio comunale o ad individuarsi. “Con tale modifica all’articolo 6 della legge regionale si darà nuovo respiro all’edilizia nell’intero territorio pugliese, come noto, in gran parte vincolato paesaggisticamente dal Pptr” osserva Pellegrini. “Spetterà ora ai comuni dare concreta attuazione alla previsione perimetrando o riperimetrando le aree vincolate, onde consentire la sostituzione/adeguamento del tessuto edilizio con il contesto paesaggistico di riferimento secondo gli attuali parametri di tutela ambientale posti a fondamento e ad obiettivo della legge sul piano casa. In tale ottica sono state introdotte anche alcune norme a carattere “antielusivo” dello scopo della norma che, come detto, è quella di concedere una premialità volumetrica a coloro che riqualificano il proprio fabbricato (es. la possibilità di applicare il piano casa una volta soltanto; l’impossibilità di variare la destinazione d’uso degli annessi rustici). Importanti novità, anche nel campo dei parametri e delle aree incluse (aumento da 500 a 1000 mc il parametro per i fabbricati ad usi diversi; inclusione delle zone D; possibile deroga alle distanze di PRG). In definitiva, la nuova legge perfeziona e migliora il Piano Casa, cioè lo strumento che negli ultimi anni ha consentito un netto miglioramento del tessuto edilizio regionale a vantaggio della collettività e dei singoli”.
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