“Chi è abituato ai Led Zeppelin non può ascoltarci. Siamo unici ma non facciamo lirica: nessuno canta come noi a 20 anni. Il nostro è un pop lirico, un vintage musicale. E chiamatemi cantante, non tenore”. Così Gianluca Ginoble de Il Volo a Radio Club 91.
“Certo chi è cresciuto ascoltando i Led Zeppelin, non può ascoltare il nostro genere musicale. Ma possiamo esserci nell’Ipod. Il nostro è un pop lirico. E’ un vintage musicale: torna sempre anche se cantiamo canzone degli altri. Mettiamo d’accordo le generazioni”. Il trio si definisce un “trio d’amici prima che di colleghi. Il lavoro è importante ma bisogna essere amici per andare d’accordo sul palco” precisa Ginoble.
“Cerchiamo di essere unici: non ci sono ragazzi di 20 anni che cantano questo genere musicale. La nostra non è lirica – dice il cantante – non abbiamo competitor”.
“Io sono un perfezionista – chiarisce Ginoble – e sono il più rompiscatole. Piero Barone, il ragazzo con gli occhialini rossi è autoritario. Ha un carattere forte siciliano. Ignazio Boschetto invece, è più un cazzeggiatore. Vive la vita con più spensieratezza. E’ quello che ci fa ridere nei momenti di tensione. Ho sempre ascoltato Sinatra e Bublé anche se dico che ascolto Pavarotti e Domingo”.
E sulla vicenda delle pareti d’albergo imbrattate: “Neppure gli animali fanno cose del genere. Più sei famoso e più cercano di buttarti giù ma non vinceranno. e va bene così: più se ne parla e meglio è”.
Che paragone ridicolo, si squalificano da soli