Di seguito un comunicato diffuso dal comitato No inceneritore:
Il comitato No inceneritore, rappresentato dalla prof.ssa Corsina Depalo, ritiene doveroso fare delle pubbliche considerazioni e riflessioni sull’intera vicenda giudiziaria in seguito alla recente sentenza del TAR-Bari che ha dichiarato legittima la proroga dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Puglia per l’installazione dell’inceneritore della NEWO nella città di Bari in località quartiere San Paolo.
Il giudice amministrativo del Tar-Bari ha rigettato il ricorso per l’annullamento della proroga dell’autorizzazione regionale per la costruzione dell’inceneritore presentato dal Gruppo di Intervento Giuridico, dal Comune di Bari e dal Comune di Modugno, in quanto il Consiglio di Stato si è già pronunciato rendendo legittima l’autorizzazione della Regione Puglia concessa alla Newo.
Pertanto, stando così le cose, il TAR pugliese ha disposto, in base ad una giurisprudenza consolidata, che non è consentito al primo giudice di riesaminare la vicenda essendo la stessa già stata accertata e risolta in punto di diritto dal Consiglio di Stato.
In altri termini il TAR ha affermato che, in presenza di una sentenza del Consiglio di Stato, non è possibile intervenire sulla proroga all’autorizzazione regionale e quindi annullare la stessa.
E’ del tutto evidente che, allo stato degli atti, qualsiasi iniziativa giudiziaria intrapresa per impedire la costruzione dell’inceneritore è destinata ad essere rigettata.
Si ricorda al Comune di Bari, al Comune di Modugno e agli altri Comuni dell’ Ambito AROB A2 che a tutt’oggi è pendente innanzi alle Sezioni Unite della Cassazione il ricorso del nostro Comitato No Inceneritore intrapreso nel 2022 dall’avv. Luigi Campanale. Con il ricorso in Cassazione si chiede l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato che è l’unica strada percorribile dal momento che la sentenza del Tar verosimilmente dichiarerebbe inammissibile qualsiasi richiesta di annullamento dell’autorizzazione concessa dalla Regione Puglia alla NEWO SpA per costruire l’inceneritore.
E’ del tutto evidente che ove fosse annullata dalle S.U. della Cassazione la sentenza del Consiglio di Stato sarebbe riaperto il percorso giudiziario altrimenti bloccato.
Detta opportunità e/o ipotesi di lavoro, secondo il nostro modesto giudizio, dovrebbe essere seriamente presa in considerazione da tutti coloro che hanno un reale interesse ad impedire la costruzione dell’inceneritore.
Per quanto ci riguarda siamo più che disponibili a fornire ogni strumento atto ad una proficua collaborazione.