Di seguito un comunicato diffuso da Tuttosanità:
“La situazione dell’ospedale “Miulli” costituisce la cartina di tornasole delle condizioni in cui versa la Sanità pugliese … Invece di trovare le soluzioni giuridiche idonee atte a non disperdere le competenze, le professionalità e il know how acquisiti nel corso di tanti anni di attività, sembra che si sia lavorato nella direzione opposta. Ovviamente vi sono vari livelli di responsabilità che hanno contribuito ad arrivare alla situazione attuale. Ma il dato più negativo che si configura è nella mancata capacità di dialogo tra i vari soggetti istituzionali interessati. Da questo punto di vista le responsabilità della Regione sono pesanti, atteso che non è stata in grado di svolgere la funzione principale cui è chiamata a sovrintendere: la programmazione. L’approccio alla questione è sempre stato, tra i vari assessori che si sono avvicendati nel corso degli ultimi anni tra un’inchiesta e l’altra della magistratura, estemporaneo, condizionato dal contenzioso in corso con lo stesso Miulli, e privo di una logica programmatoria e pianificatoria tesa a conservare e possibilmente consolidare il ruolo svolto da una struttura di eccellenza.”.
Così il fondo di Luca Di Stefano pubblicato sul n. 156 (febbraio 2014) di TuttoSanità con uno speciale “Miulli al bivio” sulla grave situazione che stanno vivendo l’ospedale ecclesiastico e i fornitori costretti di fatto ad accettare il diktat del Collegio dei commissari giudiziali che prevede la liquidazione del 39,5% dei crediti maturati al 15 aprile 2013 nell’arco dei prossimi 5 anni.
La rivista pubblica, tra l’altro, le risultanze di un’indagine condotta sugli atti di violenza sugli operatori sanitari e di un progetto finanziato dall’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattia della povertà – INMP e svoltosi a Bari dall’aprile al luglio 2011.
Quali sono state, invece, le criticità rilevate in Puglia dal Ministero della salute nel Rapporto annuale sull’andamento dei LEA? E’ quanto viene esaminato in dettaglio nel servizio di Tommaso Fontana che titola “Da bocciata a rimandata” .