Un imprenditore nel 2011 si rivolse al quarantottenne Ernesto Bonfrate (foto). Poi lo ha denunciato perché il prestito che gli era stato accordato, in realtà era usura. Ha presentato una denuncia e da lì è partita l’inchiesta che ha portato 17 persone in carce e quattro ai domiciliari, arrestati tutti fra Taranto e la provincia. Operazioni di strozzinaggio che riguardavano, secondo l’accusa, pregiudicati ma anche insospettabili fra cui un funzionario di banca.
Bonfrate usava, secondo la Guardia di finanza che ha effettuato gli arresti, una valigetta del tipo 72 ore, per i movimenti di denaro. I tessi di interesse oscillavano fra il 70 e il 270 per cento annuo. L’attività di strozzinaggio, secondo l’accusa, è da circa tre milioni e mezzo di euro.