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Martina Franca, affitti più bassi grazie al canone concordato Le associazioni di categoria assicurano: ci guadagnano anche i proprietari

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Di Mauro Mari

Tassazione abbattuta del 40% per i locatari. Affitti più bassi del 20/30% rispetto ai valori di mercato per gli affittuari.  L’affitto a canone concordato conviene ad entrambi. Il risparmio sulle tasse da pagare per un proprietario – stando alle attese – dovrebbe trasmettersi sull’utenza, che, nei casi più critici, potrà comunque usufruire dei contributi erogati dai servizi sociali.

COME FUNZIONA

Il proprietario che decide di affittare a canone concordato registra il proprio immobile presso l’apposita agenzia (a Martina Franca verrà aperta a breve, ndr) Il valore dell’immobile verrà calcolato in base alla zona di appartenenza (Centro, Centro Storico, Rurale o Periferia) e ad una serie di parametri previsti dall’accordo (25 in tutto). Determinata la fascia di appartenenza, il proprietario potrà decidere il prezzo dell’affitto tra un valore minimo ed uno massimo prefissati.

Trovato l’accordo sul canone, proprietario e inquilino firmeranno un contratto di tre anni più due. Il primo risparmierà il 25% sulle aliquote TASI e IMU, e nella dichiarazione dei redditi pagherà una cedolare secca del 10%. Ridotta al 2% l’imposta sulla registrazione del contratto.

“Un’ottima misura per far emergere situazioni di nero, ma anche utile al contrasto dell’emergenza abitativa” ha commentato il consigliere comunale Tommaso Caroli, intervenuto questo pomeriggio a Palazzo Ducale, nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo. Presenti anche l’Assessore alle Politiche Sociali, Vito Pasculli, e i rappresentanti delle Associazioni dei proprietari e degli inquilini.


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