La puntata di stasera del programma “Sono innocente” (Raitre) descrive due casi. Quello di Gerardo De Sapio, ad esempio: avellinese investigatore integerrimo, si fece un anno di carcere perché sospettato di legami con la camorra. Nel 2009 venne completamente riabilitato. C’è poi un caso pugliese, quello di Vittorio Luigi Colitti: in galera a diciotto anni per un omicidio mai commesso. Dopo la vicenda di Angelo Massaro di Fragagnano, alla ribalta in questi giorni (21 anni di carcere per un clamorosissimo quanto gravissimo errore giudiziario) ecco un altro caso sbagliato dall’amministrazione della giustizia. Di seguito il comunicato dello Sportello dei diritti:
Vittorio Luigi Colitti ha trascorso oltre quattordici mesi presso l’istituto penale minorile di Bari per un omicidio che non ha mai commesso. Infatti, ancora minorenne, è stato accusato (in concorso con il nonno Vittorio) dell’omicidio di Giuseppe Basile, consigliere dell’Italia dei Valori, assassinato davanti alla sua abitazione a Ugento – in provincia di Lecce – la notte tra il 14 e il 15 giugno del 2008. Il giovane è stato assolto per ben due volte. La sentenza è diventata definitiva e irrevocabile il 28 maggio 2013. Una vicenda che ha segnato per sempre la vita del giovane e della sua famiglia. Vittorio, un ragazzo come tanti, ha visto sgretolarsi nei mesi i suoi affetti, gli studi, il lavoro e i legami più cari. Ha sviluppato, come accertato dai consulenti, “un disturbo post traumatico da stress di grado severo, attualmente in fase cronica, e con sopraggiunti attacchi di panico, con un danno biologico residuo pari al 35%”.