Il sabato a Martina Franca era stato organizzato alla perfezione, dall’assessorato alla Cultura. L’assessore ha controllato di tutto, perché funzionasse bene l’iniziativa “Un bel vedere” con i più prestigiosi scorci del centro storico aperti al pubblico, con palazzi storici accessibili, veramente un bel vedere. Si replica, fra l’altro, per l’intera giornata odierna.
Poi si avvicinano due donne all’assessore alla Cultura e lamentano la presenza di buste dell’immondizia nell’atrio del palazzo ducale: ma come, dovete presentarlo ai turisti anche e soprattutto stranieri, è il biglietto da visita della città, e lasciate la spazzatura? E che c’entra l’assessore. In realtà erano stati i convegnisti dei “Colloqui di Martina Franca” che avevano fatto il break poche ore prima. Poi finito il convegno, tutti andati via ma la spazzatura è stata lasciata lì. Ma che bella roba. E così un altro assessore ancora, quello all’Ambiente, si è caricato i bustoni dell’immondizia e li ha portati via. Speriamo che agli organizzatori dei “Colloqui di Martina Franca” arrivi anche una bella lettera di protesta da parte del Comune.
Poi, in serata, piazza XX Settembre completamente al buio. Nella stessa mattinata di ieri non erano mancate le lamentele per la pubblica illuminazione accesa.
Tutto ciò, alla fine, non è neanche giusto nei confronti degli sforzi fatti per dare una buona immagine della città. Come ieri, con “Un bel vedere”, è stato realizzato.
Infine, il furto a una rosticceria in via Bellini, completa il quadro del sabato sera.
lo stradone al buio piaceva! e si potrebbero risparmiare un bel po di soldini.
nelle cittá del nord europa non c’è tutta l’illuminazione che abbiamo noi.
Organizzazione perfetta i ns assessori sono sempre i migliori, bravi continuate così
propaganda comunista
questi sono gli ultimi colpi
Grazie per il suo intervento. Che non è stato moderato semplicemente perché era necessario pubblicare il suo non-nome e chiarirle un concetto. Qui la gente che si nasconde non va bene. Ok? Il prossimo che manda senza la sua identità non sarà pubblicato. (agostino quero)