Di seguito un comunicato diffuso da Luca Lopomo, candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista del movimento 5 stelle in ptorincia di Taranto, e a seguire un comunicato diffuso da Francesco Laddomada, candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista Noi a sinistra per la Puglia, in provincia di Taranto:
“Per dare una prospettiva a Taranto e alla sua provincia occorre agire sia su programmi a medio e lungo termine e sia su interventi capaci di dare risposte immediate alle emergenze in corso. Dopo decenni in cui la cattiva politica ha improvvisato, non ha pianificato nulla e ha pensato prima di tutto a sé stessa, occorre partire da nuovi modi di concepire la gestione delle istituzioni facendo sì che al centro di tutte le scelte ci sia il cittadino e il bene comune”.
E’ l’analisi che fa il candidato alle regionali del M5s di Taranto Luca Lopomo, durante i suoi incontri con gli elettori.
“Non diciamo tutto questo per il gusto di criticare o per ragioni elettorali – afferma Lopomo -. Lo facciamo perché, purtroppo, i problemi di Taranto sono tanti e sono veri. Si va dall’emergenza Ilva a un’assenza totale di visione strategica che punti alle potenzialità e alle bellezze del territorio, dai problemi della sanità all’incapacità di affrontare le numerose vertenze di lavoro, dall’accoglienza degli immigrati all’yxlella che distrugge gli ulivi. Potremmo fare un elenco lunghissimo di mala gestione e di incapacità politiche. Si tratta – spiega il candidato del M5s – di un mix di errori e inefficienze sul piano locale che si sono intrecciati con quelli regionali e nazionali.
Facciamo solo qualche esempio: se parliamo di vertenze di lavoro, centinaia di posti sono a rischio nell’azienda pubblica Isolaverde Spa con la Provincia di Taranto e la Regione Puglia che stanno a guardare. Nel settore privato c’è il dramma che stanno vivendo i duemila dipendenti del call center Teleperformance e c’è la disperazione dei lavoratori dei centri commerciali Auchan e di quelli dell’indotto Ilva-Itas.
Se parliamo di altri temi, – continua Lopomo – c’è il problema dell’immigrazione che vede Taranto fortemente coinvolta con il sindaco che ha lanciato vari appelli di aiuto a Renzi per affrontare l’accoglienza dei profughi. In agricoltura, c’è la vicenda yxlella che è arrivata anche sul territorio della provincia di Taranto, senza un intervento del Governo centrale e della Regione Puglia, che hanno entrambi sottovalutato il problema mentre i focolai si espandevano nel Salento.
Non è finita. Il tema dei tema è la salute pubblica. Com’è noto in questo settore ogni anno si spendono decine di miliardi di euro, l’80 per cento dell’intero Bilancio regionale. A Taranto e provincia la sanità andrebbe ridisegnata profondamente: il M5s dice no ai tagli lineari dei servizi e sì al rafforzamento di quelli relativi alle principali cause di morte. No alle Case salute, sì ai medici di famiglia, che devono mantenere un rapporto col cittadino. Siamo per una revisione del Piano sanitario regionale con particolare attenzione alle aree di crisi ambientale con un alto tasso di incidenza tumori. Siamo per grandi ospedali centralizzati che gestiscono i casi complessi. Riteniamo indispensabile una verifica Asl per Asl, valutando esigenze e dati epidemiologici, sprechi e cattiva gestione.
Insomma, tanti problemi, tante emergenze ma anche tanta fiducia nel futuro.
Il M5s, con serenità e determinazione, – conclude il candidato pentastellato alle regionali – sa di poter mettere in moto una città e un territorio che hanno straordinarie potenzialità. Ovviamente, insieme a noi, dovranno farlo direttamente i cittadini e tutte le migliori energie che la Puglia esprime.
I nostri programmi e i metodi che adottiamo sono noti: trasparenza, competenza e onestà per affrontare le vicende urgenti e immediate nei primi mesi di governo.
Programmazione, innovazione e progetti a medio e lungo termine per riconvertire Taranto, il mare, la terra. Per recuperare le aree inquinate e devastate dall’industria pesante e creare una economia che nasca dalle vocazioni ambientali e turistiche del territorio.
Una riconversione che in altre parti d’Europa e del mondo è già accaduta e che è praticabile anche in Italia, in Puglia e a Taranto. Un serio esempio da seguire è la “terza rivoluzione industriale”, ideata dall’economista e saggista Jeremy Rifkin, che si sta già attuando nella regione Nord-Pas De Calais in Francia con risultati straordinari.
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A pochi giorni dal fatidico 31 maggio, il Consigliere Regionale Francesco Laddomada ha incontrato i cittadini di Crispiano con ben due comizi, sabato 23 e domenica 24 maggio.
Viva e attenta la partecipazione del pubblico che nonostante le incerte condizioni meteorologiche ha seguito con interesse le tematiche affrontate. Al centro degli incontri le difficoltà che riguardano il Comune di Crispiano che versa in una situazione finanziaria di pre-dissesto con un debito verso aziende creditrici che supera i 2 milioni di euro. A delineare il quadro della situazione è l’ex sindaco di Crispiano, Giuseppe Laddomada, che ha analizzato le inadempienze dell’attuale amministrazione: dall’aumento indiscriminato della TARI alla perdita di un finanziamento di 360mila euro, fino al totale abbandono del Piano Urbanistico Generale.
A seguire il Consigliere Regionale Francesco Laddomada è intervenuto dichiarando di procedere con una vera e propria “class action” per porre fine a ulteriori inottemperanze da parte di un’amministrazione poco efficiente e attenta ai bisogni del paese.
“In ogni Comune è necessario che l’amministrazione presenti validi progetti e che la Regione lavori per la concessione dei finanziamenti utili a realizzarli”. Prosegue così Laddomada che ripercorre tutti i traguardi raggiunti nel corso della sua legislatura, seguendo personalmente l’iter amministrativo di ogni progetto avanzato dalla precedente amministrazione comunale di Crispiano.
Una sinergia che a oggi conta:
275mila euro per la riqualificazione del borgo San Simone con la sistemazione delle due piazzette e la realizzazione di un percorso pavimentato utile al raggiungimento dell’antica Chiesa di San Michele Arcangelo;
292mila euro per lavori di intervento nelle aree a elevato rischio ambientale per messa in sicurezza e bonifiche;
569mila euro per estensione della rete idrica a servizio dell’agricoltura;
400mila euro per la realizzazione di piste ciclabili e aree attrezzate a giochi;
482mila euro per l’ efficientamento energetico della scuola F. Severi e 550mila euro per quello della scuola P. Mancini.
Una lista che annovera ancora altri importanti finanziamenti come quello di euro 1.800.000,00 per la pavimentazione del tratto centrale della piazza: opere pubbliche per un totale di circa 7.640.000 euro che hanno contribuito al miglioramento della vivibilità di Crispiano, presupposto fondamentale per una scelta e un voto consapevole che miri a una crescita tangibile e significativa.