Di seguito un comunicato diffuso da Ugl Matera:
“Il disgusto è il sentimento che si prova di fronte alla distruzione di intere coltivazioni ad opera dei cinghiali che imperversano e il rammarico aumenta perché gli appelli ormai disperati ottengono scarsi risultati. Di questo passo non saranno gli ungulati ad essere abbattuti, ma gli agricoltori costretti ad arrendersi ed abbandonare i campi ai quali hanno dedicato una vita. E’ a rischio la sicurezza del territorio, rappresenta sempre più un pericolo per tutta la collettività”. Per Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, “le incursioni di cinghiali nei campi coltivati nelle aziende agricole stanno avendo una recrudescenza senza precedenti. E’ fondamentale che le Istituzioni dimostrino di comprendere davvero la gravità della situazione con la volontà di utilizzare tutti i possibili strumenti d’intervento, superando ogni complicazione di ordine burocratico. L’emergenza cinghiali va affrontata con provvedimenti emergenziali, maggiori risorse e le forze politiche lavorino sinergicamente per affrontare questa vicenda visto che la situazione è al collasso. Occorre gestire il fenomeno per controllarlo e mettere in sicurezza il lavoro delle imprese che, diversamente, sono destinate a chiudere e licenziare definitivamente il loro personale. L’Ugl non vuole creare allarmismi, per tanto è opportuno affrontare il problema. Sui lungomari della costa Ionica-metapontina non è possibile passeggiare e stare in tranquillità: mentre si tenta di rilassarsi, si avvistano branchi di cinghiali adulti con al seguito decine di piccoli. Ciò risulta alquanto pericoloso, diventano aggressivi quando sono disturbati o avvertono un pericolo per i propri piccoli: non è certo un bel vedere trovarseli di fronte, cresce giusta paura e terrore incontrandoli. L’Ugl Matera lancia anche l’allerta sul tasso di malattia che si potrebbe diffondere a macchia d’olio. Ora non si può più aspettare”. Giordano riferisce che per l’Ugl, “ormai i casi di cinghiali che hanno raggiunto le nostre spiagge, campagne e centri abitati del Metapontino sono sempre più numerosi. Non aspettiamo di vivere tragedie irreparabili, o far finta di nulla, cerchiamo di trovare una soluzione pacifica, sia per i cittadini che per questi animali che, loro malgrado, vanno in cerca di cibo, rovistando cassonetti o addirittura cercando nei secchi della spazzatura a ridosso di abitazioni private: ci sono problemi igienico-sanitari con fenomeni di diffusione di malattie infettive. Pertanto – conclude il Segretario Ugl – invitiamo gli amministratori della provincia di Matera a fare rete tra loro, a parlarsi tra loro per il bene del territorio e dei loro concittadini ed emettere ordinanze sindacali, con una scelta coraggiosa e necessaria, si tuteli il territorio salvaguardando cittadini, aziende e migliaia di posti di lavoro”.