La polizia ha concluso una nuova fase dell’operazione “Alto impatto-Freedom” contro il caporalato in 11 province di 8 regioni italiane, identificando 632 persone e controllando 50 aziende. In provincia di Ragusa sono state arrestate 3 persone e 9 sono state denunciate. Altre 3 persone sono state arrestate in provincia di Latina, e tre sono state denunciate nel Materano. Tra le province di Agrigento e Verona sono poi state sospese 3 attività.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i “caporali” hanno violato le leggi relative alle norme contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro nonché, in alcuni casi, le norme sull’attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta.
L’operazione è stata portata avanti anche nelle province di Forlì-Cesena, Lecce, Salerno, Siracusa, Taranto e Vibo Valentia. In provincia di Latina i braccianti venivano costretti a vivere all’interno di container metallici in condizioni igieniche precarie.
Nel leccese un arrestato, anche sanzione da 14mila euro.