Il lottatore Basile, piemontese con origine di Pulsano, duecentesima medaglia d’oro olimpica nella storia italiana. Colaci, il libero della nazionale italiana di pallavolo maschile, salentino, megalia d’argento. Il canottiere Montrone, medaglia di bronzo nel quattro senza. Luca Mazzone, di Terlizzi, campione olimpico nell’hanbike delle paralimpiadi. Questi pugliesi (ci scusiamo nel caso di qualche dimenticanza) come tutti i medagliati italiani e tutti gli altri medagliati del mondo, alle olimpiadi e paralimpiadi di Rio de Janeiro, rischiano di dovere rimandare indietro le medaglie, a breve. Se non fosse per la serietà assoluta della fonte, lo Sportello dei diritti, pensare a una notizia falsa verrebbe facile.
Di seguito il comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti, che ha sede nazionale a Lecce.
Salire sul podio delle Olimpiadi mettendosi al collo una medaglia è una di quelle cose che davvero nella vita non hanno prezzo. Ma le medaglie di Rio 2016 dei Giochi Olimpici e Paralimpici stanno per essere richiamate dal Comitato Organizzatore di Rio 2016. Il motivo? Molte di esse in bronzo, argento ed oro, presentano problemi nella vernice che si sta spellando e si rimuove con estrema facilità. Secondo quanto riportato dal quotidiano il “O Globo”, il comitato Olimpico e paralimpico invierà gli oggetti alla zecca, sia degli atleti brasiliani che stranieri, in cambio di quelle nuove. In particolare quelle del campione paralimpico Daniel Dias, che ha vinto nove medaglie si sono quasi tutte spellate. Un richiamo senza precedenti per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, che ormai rimarrà negli annali della storia delle Olimpiadi.
(foto: Domenico Montrone, medaglia al collo, con Antonio Decaro, sindaco di Bari)