Una donna di 48 anni era completamente segregata in cada, a Brindisi. Approfittando di un momento di assenza del compagno-aguzzino ha chiesto disperatamente aiuto, le urla sono state tali da far allertare i carabinieri. I quali hanno liberato la donna, arrestato l’uomo e sequestrato anche quattro katana, di lunghezza anche prossima al metro.
La liberazione di una donna vittima di soprusi arriva nelle ore in cui si celebra la giornata per dire no alla violenza di genere e ai femminicidi. Autentico bollettino di guerra: 106 donne morte dall’inizio dell’anno, una ogni tre giorni. Dal 2000 all’inizio del 2018 si è nell’ordine dei 3100 femminicidi. Non pochi casi riguardano la Puglia. Nei giorni scorsi è stato condannato con rito abbreviato a trenta anni di reclusione il 48enne imputato per avere ammazzato a coltellate la moglie Teresa Ventura in casa a Troia. Il volley pugliese, per l’intera settimana (anche oggi ovviamente) ricorda la giovane tarantina Federica De Luca (era arbitro di pallavolo) e il figlioletto Andrea, uccisi dal capofamiglia poi suicida il 7 giugno 2016. E tante, purtroppo tante, altre vittime, spesso vittime dei compagni. Numerose iniziative commemorative, oggi, anche in Puglia.