Alle 14,55 ora italiana, scossa di magnitudo 6,3 Richter: epicentro a dieci chilometri di profondità dalla città di Lixourion, Cefalonia, Grecia. Scossa avvertita nitidamente, sia pure lievemente, in buona parte del meridione d’Italia, dalla Puglia alla Calabria alla Sicilia e in parte della Basilicata e della Campania. Lo Ionio e oltre, insomma.
A Brindisi e in provincia le maggiori paure, con varie chiamate ai pompieri. Ma anche in altre province il sisma ha fatto paura. E solo quella, fortunatamente per questa zona d’Italia.
Alle 15,08 ora italiana la seconda scossa, magnitudo 5 della scala Richter, epicentro nella stessa zona, a una profondità di 12,8 chilometri.
Molta paura nelle nostre zone, non si registrano danni. In quella zona della Grecia si registrano palazzi danneggiati, nella cittadina dell’epicentro sembra essere crollato un ospizio oltre ad alcuni palazzi, in conseguenza della prima scossa. Non si registrano vittime e si spera che sia così anche nel bilancio definitivo.
Non è escluso dagli esperti che una fase di eruzione dal vulcano Etna, alle 15,44, possa essere collegato al terremoto di Cefalonia.