Nichi Vendola ha concluso, con un intervento definito emozionante da molti dei presenti, il congresso di Sinistra ecologia e libertà, a Riccione.
Nessuno ha vinto, tutti hanno vinto, è la frase che più di qualunque altra sintetizza l’esito di questo congresso, in cui si è assistito ai malumori nei confronti della piega che va prendendo la dirigenza Pd, ma si è anche affermato che si è pronti all’alleanza (e senza simbolo) per le prossime europee; si è assistito allo scontro interno alla Cgil in fase precongressuale, con Landini (Fiom) che parla apertamente di necessità di rinviare o revocare il congresso. Si è assistito soprattutto alla leadership autorevole, sempre più, di Vendola, nell’ambito della sinistra italiana. Una sinistra che è in dissenso su molte cose, con chi governa e con chi si trova nello stesso schieramento, ma che vuole dibattere ed essere protagonista. In questo, la leadership di Vendola ha una legittimazione chiara. Il congresso lo ha vinto lui, non c’è dubbio.