Italia nostra e Fai sono fra le organizzazioni contrarie. L’insediamento è insostenibile, per il suo impatto sull’ambiente e sul territorio. Proteste anche motivate con carte, proteste finora inascoltate. Con la realizzazione di quell’ospedale, alla Regione Puglia e all’Asl Bari, si va avanti. Con quale velocità, è un altro discorso.
Di Nino Sangerardi:
L’Asl Bari,in data 13 gennaio 2017, ha approvato il progetto preliminare(e relazione tecnico-specialistica) del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano.
Idea elaborata dal raggruppamento Steam srl, Pinearq spl,Arch.Mauro Saito,Dott. Geologo Salvatore Valletta. La verifica svolta dalla società Rina Check srl di Genova,organismo d’ispezione designato dai vertici della Asl.
In precedenza, a seguito dell’aumento del quadro economico(da 80.000.000,00 a 114.947.000,00 euro), il dipartimento Promozione salute e benessere sociale della Regione Puglia spedisce ai vertici dell’Asl la nota seguente “…l’opera potrà essere finanziata in questo modo : 80.000.000,00 con risorse Fsc 2007-2013,13.688.000,00 tramite Fsr 2007-2014 e 21.259.000,00 quale quota annuale Fsr per investimenti ospedalieri”.
Il direttore generale dell’Asl,Vito Montanaro, pur nella legittimità della missiva regionale ritiene di informare “ il Governatore Michele Emiliano in ordine alle procedure sin qui esperite….evidenziando la necessità di definire mediante atto amministrativo regionale autorevole le fonti di finanziamento congruenti con il quadro economico innanzi indicato”.
Volendo tradurre la proposizione lunga di Montanaro : ci vuole anche una delibera,ad hoc, di presidente e assessori regionali.
Il via libera alla progettazione riassuntiva permette di aprire la fase del progetto definitivo. Quest’ultimo dovrà contenere,tra l’altro, sia le azioni correttive giudicate adeguate da Rina Chek srl sia le diciassette prescrizioni segnalate dal Comitato regionale valutazione impatto ambientale.
Nel frattempo si apprende che la Banca Popolare di Bari,tesoriere della Asl di Bari e provincia, ha concesso una erogazione liberale di 30 mila euro. Motivo? Comprare strumentazione ecografica da utilizzarsi in campo sterile nella sala operatoria,reparto urologia, del presidio ospedaliero di Monopoli.
La richiesta—dotazione nuova apparecchiatura ecografica in considerazione dell’elevato numero di ecografie urologiche effettuate nonchè dello stato d’uso del congegno(modello obsoleto)– è stata inviata il 17 dicembre 2015 dal direttore Urologia dell’Ospedale monopolitano alla direzione amministrativa dell’Asl barese. Prezzo stimato in 40 mila euro.
A questo punto la direzione strategica dell’azienda sanitaria,in data 5 gennaio 2016, chiede all’Istituto bancario “… la possibilità di ottenere un’erogazione liberale finalizzata all’acquisto di apparecchiatura ecografica”.La Banca,il giorno 22 settembre 2016, elargisce la somma di 30mila euro.
Il 4 gennaio scorso la direzione generale dell’Asl accetta il versamento e mette in azione le procedure per acquistare il macchinario.
Strano, la terza Asl più grande d’Italia non ha in cassa 30 mila euro?