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Delitto di via Poma: la Cassazione assolve Raniero Busco. Dopo ventitre anni e mezzo non si sa chi è stato Si suicidò il portiere tarantino nell'ambito di questo caso

simonetta cesaroni

Dopo ventitre anni e mezzo non si sa chi è stato. Assolto, stasera, in Cassazione, e dunque in via definitiva, Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni. La corte non ha accolto la richiesta del procuratore generale, ovvero annullamento dell’assoluzione di Busco con processo da rifare.

Dunque, Busco non è stato. Né l’indagato prima di lui, Federico Valle, l’indagato numero due.

E l’indagato numero uno, Pietrino Vanacore, uscì dal caso, lui, il portiere di Monacizzo, Torricella, provincia di Taranto. Ma lui, Vanacore, da innocente, si ammazzò l’8 marzo 2010, a Torre Ovo. O meglio: i motivi del suicidio non sono mai stati completamente chiari, qualche traccia di dubbio resta sempre e c’è chi ha parlato anche di qualcuno che ha “suicidato” Vanacore.

Ma chi è stato, ad ammazzare Simonetta Cesaroni, nel delitto di via Poma, in quell’ufficio a Roma, quel 6 agosto 1990? Sono passati ventitre anni e mezzo e ancora non si sa.

Né si sa l’identità dell’omicida di un’altra donna, più grande di Simonetta Cesaroni, e che in quel periodo venne uccisa. In via Poma.


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