Di seguito un comunicato diffuso da Francesco Laddomada, consigliere della Regione Puglia:
Continuano i lavori in V Commissione regionale sulla riforma degli IACP che, con la riforma, diventeranno ARCA (Agenzia regionale Casa e Ambiente).”Intenso il lavoro in Commissione – commenta il Consigliere regionale Laddomada – su una degli Enti che più hanno la necessità di essere riformati al fine di rendere maggiori e migliori servizi nell’Edilizia residenziale. Un percorso non semplice considerate le numerose criticità che, negli anni, sono emerse su una molteplicità di aspetti che hanno regolamentato gli IACP. Pertanto questo Dl deve essere licenziato eliminando tutte le incongruenze e gli aspetti poco chiari che presentava la vecchia legge n. 54 che, ricordiamolo, risale al 1984. Non specificare e chiarire alcuni aspetti finirebbe per mettere in difficoltà i Comuni che saranno protagonisti attivi della nuova disciplina e lasciare spazi ad interpretazioni sarebbe inopportuno e dannoso. Nella commissione svoltasi questa mattina, che ha licenziato il Dl 21 recante La nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, mi sono astenuto in quanto alcuni aspetti sui quali avevo chiesto al Governo regionale di intervenire non sono stati tenuti in considerazione. Tra questi, uno di quelli che ritengo più importanti, è relativo alla gestione e dell’autogestione degli alloggi. E faccio un esempio pratico. Spesso è infatti accaduto che se da un lato i proprietari erano intenzionati a porre in essere degli interventi manutentivi si sono trovati davanti all’impossibilità di attuarli per le resistenze dei locatari. Pertanto – continua Laddomada – molti interventi non sono stati attuati con le conseguenze che tutti conosciamo. Destinare parte del Fondo sociale potrebbe essere una soluzione, benché, come avviene in campo privatistico, andrebbero ritoccati i canoni d locazione. Ritengo che questi aspetti, non di poco conto, se non definiti in sede legislativa finiranno per pesare sui comuni che rischiano di doversi accollare ulteriori responsabilità. Non a casa numerosi sindaci mi avevano sottoposto proprio questa problematica. La corretta gestione e la costante manutenzione di questo patrimonio deve rappresentare una priorità al fine di evitare casi di degrado e incuria. Pertanto – conclude Laddomada – in sede di discussione della legge in Aula mi riservo di presentare degli emendamenti sia su questo e su altri aspetti del Dl auspicando che l’Assise licenzi una legge che sia chiara e che non rischi di essere carente in qualche sua parte .”