Per un pugno di voti. In vantaggio di circa duemila preferenze fra la prima (45,3 per cento) ed il secondo (45, 1).
Alessandra Todde, 55 anni, iingegnera, espressione dell’alleanza Pd-M5S con altre otto liste fra cui il Psi, è stata eletta presidente della Regione Sardegna. Le prime congratulazioni per la vittoria le sono arrivate da Renato Soru, candidato dell’alleanza tra varie forze di centro e di sinistra.
Per il centrodestra che governava la Sardegna la sconfitta è pesante perché fra l’altro il candidato presidente, che era sindaco di Cagliari (dove il risultato odierno gli è andato male) era stato imposto da Fratelli d’italia ed i tre leader Meloni, Salvini e Tajani si erano presentati insieme alla chiusura della campagna elettorale. Malissimo la Lega che è arrivata al 3,7 per cento rispetto all’11,4 della precedente tornata. Salvini ha annullato un’intervista tv stasera a Retequattro.
Per la prima volta la Sardegna è presieduta da una donna. Per la prima volta una esponente d movimento 5 stelle diventa presidente di una Regione.
Il primo partito è il Pd, davanti a Fratelli d’Italia.
Per la coalizione al governo nazionale scatta un’allerta sul rischio di effetto domino, a tre mesi dalle elezioni europee ed amministrative. E a due settimane dalle regionali in Abruzzo.
Aggiornamento dopo ventidue ore dall’inizio dello scrutinio: alle 4,59 del martedì al conteggio ufficiale riportato dal sito della Regione Sardegna mancano ancora 22 sezioni delle 1844. Alessandra Todde 45,3 per cento, 330619 voti con un vantaggio di 2924 su Paolo Truzzu (45 per cento).