Il progetto, presentato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, riguarda ottanta scuole di tutta Italia. Fra esse la “Giovanni XXIII” di Martina Franca.
Il garante per l’infanzia è oggi proprio nell’istituto comprensivo martinese per il progetto di promozione e diffusione della Convenzione dei diritti del fanciullo.
Stralcio del progetto:
Obiettivi generali e specifici. La finalità dell’iniziativa è quella di promuovere una “cultura dell’identità” del fanciullo, ovvero una cultura basata sulla concezione del fanciullo quale soggetto di diritti. Gli obiettivi generali sono stati individuati nel: promuovere la divulgazione e la conoscenza della Convenzione sui diritti del fanciullo; favorire in ogni bambino il potenziamento della ricerca e della costruzione del proprio “sé”, in relazione alla percezione di soggetto identitario e soggetto di diritti; educare alla partecipazione per favorire, attraverso la formazione di una mentalità dialogica, il confronto e la cooperazione; educare alla legalità, attraverso lo studio della Convenzione di New York; promuovere un’azione di sensibilizzazione ed informazione pubblica sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza; promuovere lo sviluppo di contesti educativi in cui i bambini possano accrescere le loro abilità pro-sociali e aumentare la consapevolezza di essere soggetti titolari di diritti. Attraverso le attività del progetto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi specifici: aumento della conoscenza della Convenzione di New York tra tutti quelli che – bambini, genitori, insegnanti – parteciperanno al progetto, anche attraverso la distribuzione del libro “Geronimo Stilton e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza raccontata ai ragazzi” e di altri kit didattici; aumento della consapevolezza, tra i bambini destinatari del progetto, del significato di essere soggetto di diritti; realizzazione della formazione residenziale dei referenti progettuali (insegnanti/genitori ecc.) affinché aumentino le occasioni di divulgazione e di diffusione della conoscenza della Convenzione di New York tra gli alunni; aumento, all’interno della comunità scolastica e territoriale, di comportamenti proattivi, di partecipazione e di cittadinanza attiva, in riferimento soprattutto ai principi e ai diritti enunciati nella Convenzione di New York.