Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
I Carabinieri della Compagnia di Modugno, in Sannicandro di Bari (BA), hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di G.A., 23enne di Sannicandro di Bari, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile (fatte salve le valutazioni successive con il contributo della difesa) dell’omicidio del giovane DECICCO Gabriele avvenuto a Sannicandro di Bari lo scorso 17 dicembre.
All’esito di ininterrotte indagini, condotte dai militari della Sezione Operativa di Modugno, coordinate dai Pubblici Ministeri Dott. Domenico Minardi della locale Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Dott.ssa Larissa Catella della Procura della Repubblica di Bari, è stato possibile raccogliere numerosi indizi di reità a carico del venticinquenne ritenuto responsabile in ordine ai fatti contestati. Sono state acquisite le registrazioni di numerose telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino, analizzate oltre 500 ore di filmati che hanno reso possibile la ricostruzione delle fasi dell’azione omicida, compreso il percorso effettuato dal presunto assassino per raggiungere la vittima e freddarla con vari colpi di arma da fuoco. L’episodio si inquadra in un contesto di contrasto in seno alla criminalità organizzata, finalizzato ad imporre la forza intimidatrice del gruppo criminale operante su quel territorio come reazione ad un tentato omicidio di un affiliato al citato sodalizio, avvenuto nel marzo 2024.
Nello specifico, la sera del 17 dicembre 2024, dopo un primo tentativo non andato a buon fine, il presunto omicida riusciva, a bordo di un monopattino elettrico, a rintracciare la vittima sorprendendola in pieno centro, all’esterno di un distributore di bevande h24 ed esplodere nei suoi confronti 7 colpi di pistola. Le successive e complesse attività di indagine consentivano agli investigatori di raccogliere numerosi gravi indizi di colpevolezza che hanno permesso di fermare il giovane che stava pianificando di trasferirsi all’estero.
L’operazione odierna testimonia la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto agli efferati reati che avvengono sul territorio della Provincia di Bari.
È importante sottolineare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati all’uomo, che in attesa della convalida del decreto di fermo è stato associato presso il carcere di Bari, dovrà essere accertata in sede dibattimentale nel rispetto del contradditorio con la difesa dell’indagato.