Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori della rassegna “Attraversamenti”:
Attraversamenti lascia Ostuni. E non è un arrivederci.
presentecontinuo, l’associazione culturale che organizza il festival nella Città Bianca da due anni, ha deciso, non senza lottare per la permanenza, di abbandonare la cornice ostunese dopo aver preso atto della mancanza di interesse dell’amministrazione comunale nei confronti del contenitore culturale.
«Non siamo felici ma questa scelta si rende necessaria e urgente: la nostra voglia di continuare gli Attraversamenti, di qua e di là dell’Adriatico, non è stata minimamente intaccata. Abbiamo solo preso consapevolezza dell’impossibilità di offrire a Ostuni e ai suoi visitatori, che hanno riempito con la loro partecipazione le scorse edizioni, quanto abbiamo in mente.
Nonostante i ripetuti contatti avuti in questi mesi con gli amministratori, non abbiamo ricevuto le risposte che ci aspettavamo dopo il lavoro e i risultati portati negli anni passati. Anzi, dopo mesi di indifferenza, siamo stati accusati di leggerezza, quando non di negligenza, nella presentazione delle nostre idee.
Il nostro lavoro non si limita al weekend del festival ma attraversa tutto l’anno. Per mettere in piedi una simile organizzazione, infatti, serve un continuo lavoro di ricerca e approfondimento che garantisca sia al pubblico ma anche agli ospiti che apportano il loro contributo degli standard qualitativi molto alti.
È chiaro, quindi, che la nostra impreparazione sull’argomento sia da escludere. Nelle scorse edizioni siamo riusciti a far parlare di Ostuni dall’altra parte dell’Adriatico: Edi Rama, presidente dell’Albania, ci ha dedicato una lunga lettera, cui, tra l’altro, è legata una storia di mancato rispetto istituzionale da parte del Comune della Città Bianca.
Quello di Rama è solo un esempio e tanti altri se ne potrebbero portare: abbiamo messo in scena pièce teatrali di grande spessore; abbiamo portato i più grandi artisti contemporanei a esporre le proprie opere nel centro storico, rendendo il tessuto urbano cittadino un’opera d’arte diffusa; abbiamo avuto importantissimi ospiti coi quali abbiamo discusso dei temi di più stringente attualità; abbiamo promosso i prodotti enogastronomici del territorio e il territorio stesso, con escursioni e visite guidate; abbiamo riaperto location chiuse da oltre sessant’anni, come ad esempio la Fabbrica del Tabacco o il Convento della Madonna del Carmine; abbiamo curato la cultura locale con la musica, l’arte e il sapere.
Ora, non si può più andare avanti. Abbiamo tenuto duro, per due anni, le passate edizioni non sono state una passeggiata di salute, ma ora non vediamo più all’orizzonte l’obiettivo della crescita e dell’allargamento dei confini del festival.
Ahinoi, non siamo una sagra di paese e abbiamo la necessità di sentire al nostro fianco il supporto delle istituzioni che, a Ostuni, su certi temi, sembrano essere colpevolmente assenti. Attraversamenti, fosse rimasto nella Città Bianca, non avrebbe goduto neanche del patrocinio, cosa che gli avrebbe fatto perdere la possibilità di un confronto istituzionale coi partner balcanici.
Un capitolo, a grande malincuore, si chiude, un altro se ne apre.
Attraversamenti lascia Ostuni ma cerca una nuova casa: una casa accogliente, appassionata d’arte e di cultura. Stiamo vagliando alcune proposte che già ci sono giunte e siamo sicuri che troveremo l’ambiente adatto a continuare questo cammino che ci ha dato già grosse soddisfazioni e che, siamo sicuri, ha in serbo per tutti ancora grosse novità».
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla questioni, contattare Alexandra Gracco Kopp, direttore artistico di presentecontinuo: 3384997742