Un incendio ha distrutto ettari di vegetazione nel territorio di Castro Marina. Intervento dei pompieri, anche con mezzi aerei.
Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili della riserva naturale protetta di Torre Guaceto:
Poco dopo le 14 di oggi, il personale del Consorzio ha avvistato un focolare d’incendio all’interno della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, denominata “Macchia San Giovanni”, a monte della strada statale 379.
Immediata la richiesta di intervento inoltrata ai vigili del fuoco, così come fatto già nella serata precedente a causa di un ulteriore rogo divampato in un altro punto dell’area protetta e al mattino, nell’area date alle fiamme nel primo pomeriggio di oggi.
Nei primi due casi, l’incendio è stato spento prima che potesse lambire gli habitat protetti, nell’episodio delle 14, le forti raffiche di vento hanno impedito ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona prima che venissero intaccate le aree più sensibili.
Nonostante, il pronto intervento dei pompieri, le lingue di fuoco si sono estese verso sud, hanno divorato prima il canneto e poi hanno attaccato la macchia mediterranea. In tutto sono stati distrutti 3 ettari di area naturale, la metà dell’intera Macchia San Giovanni.
L’origine del rogo si deve con tutta probabilità alla cattiva conduzione agronomica di alcuni terreni localizzati vicino all’area dall’alto valore naturalistico distrutta.
Partito come un incendio di sterpaglie, l’incendio avrebbe potuto distruggere l’intera Riserva, come già accaduto nel 2007. Allóra il devastante rogo che annientò buona parte dell’area protetta, infatti, partì dai terreni agricoli a monte della statale 379 e poi, con il vento, si propagò sino a stringere il cuore della Riserva.
Questa volta, i vigili del fuoco sono riusciti a limitare i danni e, fortunatamente, la parta più alta della macchia mediterranea non è stata attaccata.
“Ringrazio vivamente i vigili del fuoco per l’importante attività svolta – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, se non fossero prontamente intervenuti quando il personale dell’ente ha chiesto il loro aiuto, avremmo rischiato di patire conseguenze ben più gravi rispetto a quelle subite. Il mio appello lo faccio ai proprietari dei terreni agricoli interni alla Riserva: seguite le regole e non accendete fuochi per ripulire le vostre aree. Un gesto incauto può costare la vita della nostra Torre Guaceto. Chi la vive ogni giorno, come facciamo noi, ci deve aiutare a proteggerla. Vi chiedo di essere, insieme a noi, i custodi di Torre Guaceto! Rispettate le regole, non accendete fuochi per pulire i vostri campi. Questi gesti possono distruggere la vostra Riserva”.