La segretaria generale del Comune di Martina Franca, il 21 luglio, rese il parere chiesto dalla dirigente del settore e responsabile del concorso la cui prova risalente al 14 luglio è stata poi annullata. E lo è stata proprio per quanto scritto dalla segretaria generale che ha fatto una fotografia perfetta del pasticcio combinato: il questionario portato altrove per la stampa delle copie da distribuire ai candidati. Si era detto dall’inizio: una cosa del genere deve portare all’annullamento.
Ora, operato l’annullamento di quella prova che va rifatta con i 228 candidati da richiamare, un’organizzazione da rimettere su, una credibilità dell’ente da tutelare se non recuperare, ecco, tutto ciò che tipo di responsabilità racchiude? Perché la nota, opportuna, della segretaria generale non lo specifica, volutamente, in quel documento. Ma sarà necessario occuparsene. Perché quando un cittadino sbaglia nei confronti di una pubblica amministrazione, quando fa dei ritardi, paga. Chi svolge un servizio pubblico e ne ha responsabilità, se fatto male il servizio, deve essere richiamato alla sua responsabilità. Fossero pure soltanto i cinque euro di una risma di carta in più per ristampare le copie del questionario. Per principio.