Due morti, tre feriti gravi di cui uno gravissimo, un sesto occupante la macchina ferito più lievemente. Il bilancio pesantissimo dell’incidente di Nardò, di ieri mattina. Una comitiva di turisti giovanissimi, lombardi del varesotto escluso uno di Lugano. In età fra i 19 e i 22 anni, i ragazzi occupanti la Peugeot 3008 che, per una mancata precedenza, è stata presa in pieno da un camion guidato da un 62enne del brindisino. Alle 7 e un quarto di ieri mattina. Lui andava a lavorare, loro tornavano da Gallipoli, parco Gondar. Le vittime (da sinistra nelle foto) sono Marco Fiori, 22 anni, e Nicolò De Peverelli, 20. In condizioni gravissime, Andrea Bruno, ventenne anch’egli, ed è grave anche la condizione di Francesco Radice, stando a ricostruzioni. I sopravvissuti all’impatto che ha mandato la macchina fuori strada sono stati sottoposti a test tossicologici, per verificare l’assunzione di alcool o droga: test positivi per tutti in merito all’alcool, per due di loro anche quello riguardante la droga.
A Manfredonia, in una fiaccolata, il 15 settembre si ricorderà Michela Ragno. Lo si farà dopo la messa del trigesimo, perché Michela Ragno, 29 anni, venne falciata e uccisa mentre camminava a piedi, alle sette di mattina del 15 agosto: ferragosto.
Il fratello ha scritto una lettera, che pubblichiamo di seguito (tratta da foggiatoday.it) e di cui si consiglia la lettura:
Ciao Michela,
Ti scrivo dopo 10 giorni da quando ti hanno portata via…
Ti scrivo per dirti che mi manchi, ci manchi…
Mi manca la tua presenza, i tuoi consigli, la vita che abbiamo sempre condiviso a casa e fuori.
Mamma ti cerca ovunque e cerca il tuo sorriso che nei nostri cuori e ricordi non si spegnerà mai…
Papà fa il forte e si sforza di chiudere dentro di se il suo dolore che però gli si legge in faccia.
Siamo soli senza di te, senza la tua allegria, la tua voglia infinita di vivere che ci hai sempre trasmesso e che, adesso lo sappiamo, era la ricchezza più grande che avessimo.
Non ci sei più! Solo scriverlo è impossibile da accettare, troppe domande adesso ci girano per la testa…
Perché? Perché?
Perché questo maledetto fatto a noi e soprattutto a te…
Tu che hai sempre vissuto nella fede, nell’onestà, nella bontà…
Tutte le raccomandazioni che mamma ci ha sempre fatto…“attenta a con chi stai”… “mi raccomando comportati bene”… “non bere”… “non fumare”…
Eppure non ci sei… non hai bevuto, non hai fumato… non hai nessuna colpa ma… non ci sei più…