Di Stefano Inchingolo:
Due detenuti sono evasi dal carcere di Trani. Non ci sono tuttora dettagli sulla modalità di fuga, stando a prime indiscrezioni ai tratta di due baresi: Daniele Arciuli di 22 anni e Giuseppe Antonio De Noja, 28enne. Non si verificavano evasioni dal penitenziario tranese dal 1970.
“Adesso è prioritario catturare gli evasi”, denuncia Federico Pilagatti, segretario nazionale per la Puglia del SAPPE: “ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Trani”. Pilagatti sottolinea che “i due sono originari di Bari e nonostante uno fosse ristretto per omicidio e l’altro per rapina e droga giravano liberamente per il carcere grazie alla scellerata vigilanza dinamica imposta anni fa dal DAP. Il mura di cinta era sguarnito e il poliziotto della Sala regia ha dato subito l’allarme quando i due hanno scavalcato il muro. In svariate occasioni, il SAPPe ha rappresentato e manifestato a gran voce la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto di Trani. Il SAPPe, in prima linea a tutela e salvaguardia dei diritti dei Poliziotti Penitenziari ribadisce la necessità di intervento da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria. A questo si aggiunga una pessima organizzazione del lavoro”. Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questa di Trani, come quella di Pescara di qualche giorno fa, è una evasione annunciata, frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di sicurezza dell’istituto. Se fossero state ascoltate le continue denunce del SAPPE, probabilmente tutti gli eventi critici denunciati e questa stessa evasione non sarebbe avvenuta. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria”.
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