Il primo giorno del disservizio era capitato a chi scrive e al collega del tgnorba. Il capostazione di Martina Franca che impediva di realizzare immagini nella stazione delle ferrovie sud est perché zona privata (sì, privata: come no. Privata del servizio). Chiamò pure i vigili urbani e dovette rendersi conto del fatto che la sua pretesa, di richiesta dei documenti ai giornalisti era, né più né meno, assurda. Il capostazione di un servizio-colabrodo, con problemi enormemente vergognosi delle ferrovie sud est, si era preoccupato dei giornalisti. Stamani è successo di nuovo, su un treno. Servizio tgnorba in diretta e il controllore, nervosetto anche, ha imposto lo spegnimento della telecamera. In un luogo pubblico, perché ricordiamo che di servizio pubblico si tratta. Nessuno è andato nel bagno di casa di quel capostazione o nel letto di casa di quel controllore, a vedere cosa stesse accadendo. Le ferrovie sud est applicano metodi rigorosi: con gli altri. Rispetto a loro stessi, quelli delle Fse possono infliggere tranquillamente ritardi, treni pericolosi, passaggi a livello con le sbarre alzate al transito dei treni, pullman che perdono le porte o il gasolio o si incendiano, comunicazioni false ai viaggiatori: possono omettere di spiegare perché, se i treni nuovi sono a posto, devono andare non oltre i 70 all’ora. Tutto ciò, se lo fanno pure pagare, dall’utenza. Le ferrovie sud est sono una vergogna per la Puglia e fanno del rigore un metodo da applicare (senza poterlo) agli altri. Voi delle fse, cambiate: perché così non andate da nessuna parte (lo pensa pure la procura di Bari, risulta). Oltre a non portare da nessuna parte, spesso, gli altri.
Agostino Quero