Di Nino Sangerardi:
La Giunta regionale pugliese ha approvato il nuovo Accordo di programma per la gestione condivisa delle risorse idriche appulo-lucane. Firmato il 28 giugno scorso da Claudio De Vincenti (presidenza consiglio dei ministri),Michele Emiliano Regione Puglia e Marcello Pittella Regione Basilicata. Validità a tutto l’anno 2030.
Diciassette articoli che stabiliscono,tra l’altro, la ridefinizione della tariffa dell’acqua all’ingrosso, la piena utilizzazione degli impianti di accumulo,il completamento degli schemi idrici pugliesi e lucani e delle cosiddette opere incompiute,la tutela e sorveglianza della fascia jonica lucana e della falda carsica pugliese.
Nel patto sottoscritto c’è anche il futuro probabile dell’Eipli,ente sviluppo per irrigazione e trasformazione fondiaria in Puglia Lucania e Irpinia, nato nel 1947 e da molti anni commissariato.
Il 22 dicembre 2011 la Legge n.214 ne dispone la soppressione ; a tutt’oggi l’Ente risulta in liquidazione. Ebbene l’Accordo sopradetto prevede che entro il 31 dicembre 2016 il Presidente del Consiglio dei Ministri,Matteo Renzi, deve nominare il commissario ad acta per trasferire le funzioni dell’Eipli ad una nuova società.
La convenzione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri,Puglia e Basilicata dovrà essere realizzata dal Comitato di coordinamento formato da : presidenti delle Giunte regionali di Puglia e Basilicata, rappresentante del Governo nazionale, segretari generali di Autorità Bacino della Puglia e Autorità Bacino della Basilicata e Autorità Bacino del Distretto Appennino Meridionale, direttore generale delle Dighe. La presidenza tocca alla Regione Basilicata.
Non si evince,sfogliando gli incarti del concordato,alcuna notizia sui 55.415.100,00 euro che Regione Puglia e Acquedotto Pugliese spa devono versare alla Regione Basilicata.
Trattasi delle spese sostenute dall’Ente regionale lucano per la “produzione” dell’acqua utilizzata dalle società idriche e consorzi riconducibili all’Ente regionale pugliese. In termini burocratici si chiama “ pagamento della componente ambientale”.
Per mantenere in vita l’Autorità di Bacino della Puglia—ha competenza nei territori di Foggia,Bari,Avellino,Potenza, Matera,Lecce,Brindisi,Taranto,Salerno—ci vogliono soldi.
Costi a cui partecipano Regione Campania e Regione Basilicata. Quest’ultima deve sborsare una quota pari a 890.406.56 euro per l’anno 2013 e euro 204.103,82 per il 2014. Ultimamente Acquedotto Pugliese e Regioni Puglia e Basilicata hanno deciso che, stante i crediti vantati dalla Regione Basilicata derivanti dalla “ componente ambientale”,sarà Acquedotto Pugliese a pagare quanto dovuto dalla Basilicata all’Autorità di Bacino della Puglia. Ecco : euro 1.094.510,38,la somma delle rate degli anni 2013 e 2014.
Il resto del debito milionario quando verrà onorato,ai lucani, da Regione Puglia e Acquedotto Pugliese spa?
Ah,saperlo.