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Martina Franca: moglie e marito intossicati da funghi. La specie è potenzialmente mortale Gli anziani sono in osservazione. Per un guasto alle linee telefoniche, complicato oggi anche contattare un centro antiveleni

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tmp_32754-IMG_20161026_1702021328282993Dal servizio micologico dell’azienda sanitaria locale di Taranto:
Oggi a Martina Franca intorno alle ore 12,30 sono stati ricoverati due anziani, marito e moglie, ultrasettantenni che hanno raccolto e mangiato circa 100 grammi di funghi raccolti nei pressi di una pineta a ridosso della loro abitazione.
Dopo aver consumato il pasto intorno alle ore 20,30 di ieri, alle ore 12.30 di iggi sono dovuti ricorrere alle cure del nosocomio di Martina Franca
I funghi raccolti appartenenti al genere Lepiota, come dichiarato dal micologo di Martina Franca, dottor Marcello Palmisano della Asl di Taranto, hanno al loro interno lo stesso veleno della mortale Amanita phalloides ma con percentuali di molto inferiori.
Questo non diminuisce la pericolosità dei funghi ingeriti, ci spiega ancora il micologo, il genere Lepiota ha le medesime sostanze tossiche dell’Amanita phalloides e i fattori relativi all’età dei pazienti, alla quantità ingerita e allo stato generale di salute, nonché il pronto intervento e la corretta determinazione possono influire nell’evolversi dell’intossicazione.
In questi casi, continua il micologo, è prevista una procedura “protocollo operativo” dettato dal centro anti veleno di riferimento che è per la nostra regione a Foggia.
Una serie di guasti alle linee telefoniche ha però reso impossibile contattare il Cav di Foggia e fortunatamente tra i vari centri antiveleni contattati senza esito per il guasto si è riusciti a contattare il Cav dell’ospedale Niguarda di Milano e parlare con la dotgoressa Assisi che ha dettato ai medici del pronto soccorso di Martina la terapia.
La corretta e tempestiva determinazione è avvenuta grazie anche alla buona idea dei due anziani di portare con sé due esemplari della specie raccolta, questo ha reso sicura la determinazione del genere e la corretta terapia.
Attualmente i due anziani sono sotto osservazione presso l’ospedale di Martina Franca e sembrano reagire bene.
Questi funghi portano alla necrosi del fegato ed è recente un caso di decesso nella regione Campania di pochi giorni fa, quello però molto probabilmente riferito all’ingestione di Amanita phalloides.
I sintomi gravi, continua il micologo, sono tardivi e nel caso di Martina Franca sono passate circa 14 ore all’ingestione e 16 ore dalla decisione di ricorrere alle cure mediche. Non mi stancherò mai di dire ai raccoglitori di far controllare prima della cottura il materiale fresco raccolto ai micologi dell’Ispettorato Micologico della ASL.
Nel nostro territorio provinciale operano 6 micologi che sono pronti ad intervenire presso i presidi ospedalieri ed altrettanto pronti a controllare i cestini dei raccoglitori presso Ie sedi dell’ispettorato Micologico che sono a Taranto, Martina Franca, Grottaglie e Castellaneta, ricordando che il controllo Micologico è completamente gratuito per l’utoconsumo.
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Dalla sezione micologica dell’azienda sanitaria locale di Taranto, in particolare dal presidio di Martina Franca, le raccomandazioni continue e assolutamente opportune sono quobdi quelle di consultare sempre il servizio sanitario pubblico, prima di mangiare i funghi. Farli vedere dai funzionari Asl del servizio di micologia puo essere provvidenziale e in realtà lo è già stato varie volte, l’ultima delle quali alcune settimane quando una donna, ricevuti fubghi in regalo, li fece sottoporre ad ispezione. Alcuni erano velenosi.
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