Dopo un anno esatto di misure restrittive torna libero Girolamo Archinà, capo delle relazioni esterne dell’Ilva dei Riva. Prima in carcere, poi ai domiciliari, Archinà è ritenuto dalla magistratura tarantina il fulcro della vicenda “Ambiente svenduto” che da più di un anno vede i giudici arrestare e denunciare, politici, tecnici, funzionari ecc.
Archinà è, fra l’altro, l’interlocutore telefonico di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, in quella conversazione per la quale, nei giorni scorsi, Vendola è finito nell’occhio del ciclone, data la sua risata per come Archinà aveva sfilato un microfono dalle mani di un giornalista.
Intanto l’Ilva oggi fa parlare di sé non soltanto per le vicende giudiziarie. Oggi incontro fra i responsabili dell’azienda, che è commissariata, e i sindacati. In discussione le prospettive di risanamento e, nello specifico, la recente decisione riguardante la copertura dei parchi minerali.