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Comune di Lecce, il faro della Corte dei conti "Irregolarità riscontrate"

lecce consiglio comunale

Di Nino Sangerardi:

“Entro 60 giorni il Comune di Lecce deve comunicare i provvedimenti adottati e idonei a rimuovere le irregolarità riscontrate”. Parole che si leggono nella relazione depositata l’altro ieri dai Giudici della Corte dei Conti, Sezione Puglia.
Analizzando i Bilanci degli anni 2012 e 2013 i magistrati rilevano il superamento di diversi parametri di “deficitarietà strutturale”, tra cui debiti fuori Bilancio e l’anticipazione di tesoreria.
Il sindaco Paolo Perrone e il responsabile del settore finanziario, in adunanza forniscono alla Corte memorie e precisazioni.
Per esempio: la Regione Puglia, ad agosto2015, ha versato 14 milioni di euro al fine di chiudere il lodo arbitrale con un’impresa creditrice (lavori Tangenziale Est), il Comune è creditore verso Ministero dell’Interno di 1,5 milioni di euro più 353mila euro a titolo di contributo Imu/Tasi.
A giudizio del primo cittadino il Comune non risulterebbe indebitato “… se non avesse subìto tagli ai trasferimenti economici assolutamente iniqui come stabilito dalle sentenze ottenute (Consiglio di Stato, ndr)” .
Il percorso di risanamento–sostiene Perrone–è avviato, c’è stata la contrazione dell’utilizzo di anticipazione tesoreria, sono stati fatti pagamenti di debiti fuori Bilancio nella misura di 32 milioni di euro.
I magistrati contabili prendono atto della riduzione da 4 a 2 dei parametri di “deficitarietà strutturale” conseguiti nel 2014 rispetto al 2013, ma sottolineano che il Comune “deve intraprendere ogni iniziativa idonea alla piena osservazione di tutti i parametri di Legge”.
Tra l’altro i Giudici evidenziano che la riscossione dei crediti (29 milioni di euro) da parte dell’Amministrazione comunale, consentirebbe di pervenire a un concreto risanamento finanziario.
Al 30 settembre 2015 l’anticipazione di tesoreria e le poste finanziarie vincolate ammontano a 46 milioni di euro, di cui 37 per somme obbligate mentre la disponibilità effettiva di cassa risulta pari a 14 milioni di euro.
L’esito finale del controllo sui Bilanci porta i magistrati a scrivere quanto segue:
1) costituisce violazione di norma finalizzata a garantire regolarità della gestione finanziaria, il superamento dei parametri di “deficitarietà strutturale” ;
2) non conforme a sana gestione finanziaria è il costante e reiterato ricorso ad anticipazione di cassa;
3) si riscontra la mancata redazione del Bilancio consolidato entro il termine del 30 settembre 2015.
Copia del referto della Corte dei Conti è stata inviata a Sindaco, Presidente del consiglio comunale e Organo di revisione.

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