Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:
La presenza della Xylella, nota ai più come il batterio killer in grado di far morire le piante e contro il quale per il momento non sembrano esservi rimedi, è stata riscontrata anche nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra in Francia, dove è stato accertato un focolaio. Lo rendono noto fonti ufficiali della prefettura della regione francese del dipartimento del Var, stando alle quali si tratta di un focolaio che ha interessato un’arbusto, scoperto in una macchia della città di La Seyne-sur-Mer, del genere polygala a foglie di Mirto (Polygala myrtifolia), di un ceppo diverso da quello rilevato nel Salento, in Puglia, dove sta mettendo in serio pericolo l’esistenza di centinaia di ulivi secolari. La prefettura regionale ha circoscritto per 100 metri l’area contaminata intorno a quella pianta, all’interno della quale saranno sradicate tutte le piante ospiti. Nonostante ciò, ha vietato la vendita e il trasporto di una lista di 200 piante. Questa zona cuscinetto comprende 14 comuni di Toulon e la sua periferia. Un’indagine è in corso per determinare l’origine delle piante infette. Nelle ultime settimane, sono stati scoperti cinque focolai nelle Alpes-Maritimes (Nizza, Mandelieu La Napoule, Biot, Saint-Laurent-du-Var e Mentone). In queste zone sono state adottate misure analoghe. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, continua l’effetto domino da parte di altri Paesi, che stanno causando restrizioni al commercio, a tutto vantaggio, dei nostri concorrenti diretti. E’ necessario adottare subito campagne mediatiche che sottolineano la mancanza di qualsiasi relazione tra la malattia delle piante di olivo e l’olio confezionato.