La commissione disciplinare della federazione italiana giuoco calcio ha prosciolto Fabrizio Miccoli, che era stato deferito, dall’accusa di avere offeso la memoria di Giovanni Falcone. Il capitano del Lecce era sotto inchiesta sportiva con l’ipotesi di avere violato “i doveri di lealtà, probità e correttezza”, con quelle parole attribuitegli all’epoca in cui giocava nel Palermo: “quel fango di Falcone”.
Era stata chiesta nei suoi confronti una giornata di squalifica con un’ammenda di cinquantamila euro. Ma secondo la commissione disciplinare Miccoli non ha commesso atti sleali, improbi e scorretti.