Dopo un mese di proteste, gli autotrasportatori tornano a lavorare (con ogni probabilità) oggi al siderurgico di Taranto. La serrata è dunque destinata a finire. Del resto, l’intesa raggiunta con l’Ilva, al termine dell’incontro con i commissari, è chiara: se entro stamani tutto non dovesse tornare alla normalità l’accordo sarebbe da ritenersi nullo. Dal canto suo, uno dei portavoce degli autotrasportatori, Giacinto Fallone, all’uscita dal vertice con i commissari, dice che l’intesa non soddisfa pienamente ma è il massimo che si potesse ottenere. C’è da discuterne con la base e vedere se questo accontenta i lavoratori. In caso positivo, si torna al lavoro. L’accordo definito con l’Ilva, stando a una nota dell’azienda diffusa ieri, è questo: per le commesse del periodo compreso fra il 15 marzo e il 31 agosto (data di scadenza dell’accordo) ci saranno anticipazioni del 60 per cento del dovuto, agli autotrasportatori tarantini. Il resto con pagamento a un mese. In quanto al pregresso, ovvero al nodo della questione, i 15 milioni di euro che gli autotraspotratori avanzano da mesi e ancora non hanno riscosso, viene garantita una corsia preferenziale per il pagamento. Basterà per tornare al lavoro? Basterà, le indicazioni sono tutte in questo senso.