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Omicidio Sarah Scazzi: processo d’appello, oggi la deposizione di Cosima Serrano Dichiarazioni spontanee della zia della vittima. La donna, come sua figlia Sabrina, è stata condannata all'ergastolo in primo grado. La telefonata di Sabrina al padre Michele Misseri riapre il caso?

sarah scazzi

sarah scazziUdienza del processo d’appello, oggi a Taranto. E oggi parla Cosima Serrano. Nella precedente udienza, infatti, era stata preannunciata una deposizione spontanea della zia di Sarah Scazzi. La zia, condannata all’ergastolo come sua figlia Sabrina, per l’assassinio di Sarah, scomparsa ad Avetrana il 26 agosto 2010 e ritrovata cadavere due mesi e mezzo dopo in una zona di campagna. Fu lo zio Michele Misseri ad accusarsi dell’assassinio e a far ritrovare il corpo. Poi le indagini hanno preso una piega diversa.

Senonché, ed è l’altra novità di queste ore, c’è la telefonata delle 3,47, piena notte, del 7 ottobre 2010, fatta da Sabrina Misseri a suo padre Michele. Da poco era stato trovato il cadavere di Sarah. E Sabrina, in quella telefonata ricostruita da un perito della difesa, chiede al padre perché lo avesse fatto. Si riapre il caso, allora? O si infittisce il mistero, in una storia che ha fatto parlare e straparlare l’Italia ed è pronta a ridiventare il ciclone mediatico già visto (per non dire subìto) quattro anni fa? Resta peraltro da capire come potesse essere acceso, e nella disponibilità di Michele Misseri appena arrestato, il cellulare. In primo grado, quella telefonata venne considerata una messinscena.


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