Un fisico nucleare, un geologo. E ieri il tecnico inviato dall’Arpa Puglia. Il quale ha detto: tutto a posto, non ci sono problemi tecnici. Dopo l’esposto di Biagio Bufano, di Cisternino, frazione di Casalini, l’agenzia regionale di prevenzione ambientale ha inviato un tecnico. Un paio di ore di sopralluogo, ieri: non è venuto fuori nulla. Rimangono così inspiegabili le cause degli incendi che fra il 15 e il 24 marzo hanno provocato il fuoco ai tappi di sughero, della spazzatura, del detersivo per la lavatrice, delle buste di plastica.
Quella famiglia, padre, madre e due bambini, vive ormai nella disperazione. E non vive neanche più lì, ormai. Ma la casa viene protetta comunque dal capofamiglia il quale ha cosparso, ad esempio, l’esterno della casa di chicchi di mais. In caso di combustione, diventano popcorn. E altri accorgimenti, da quelli apparentemente più banali a quelli più sofisticati.
Ma ancora non si capisce nulla dell’origine di quegli incredibili incendi.
Un tecnico, intervistato dal tgnorba, non esclude che possa essere qualche gas che si sviluppi dal sottosuolo, magari per uno scarico di rifiuti, in zona. Ma si brancola nel buio, ancora, per capire cosa stia accadendo in quella casa.