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Vieste, Baia dei Campi: pignoramento da cinque milioni e mezzo di euro alla Regione Puglia per un rudere Impugnato dalla giunta regionale, sospeso dalla Corte d'appello di Bari. Vicenda politico-amministrativa che va avanti da 32 anni, per una delle 81 opere pubbliche pugliesi incompiute

FOTO Centro Baia dei Campi 2

Di Nino Sangerardi:

La società Italscavi spa di Campobasso, vista sentenza della IV sezione civile del tribunale di Bari, è creditrice della Regione Puglia di euro 5.548.560,16. Il dispositivo del Giudice notificato il 30 luglio 2015.

Dopo 120 giorni la Regione non paga, e quindi Italscavi invia precetto di 5.550.292,07 euro. Risposta dei vertici politici regionali? Nessuna. Ecco il pignoramento della somma presso il Banco di Napoli, tesoriere della Regione.

Presidente e giunta regionale pochi giorni fa hanno impugnato la sentenza,tramite l’avvocato esterno Mario Spinelli. L’esecuzione del sequestro di pubblico denaro è stata provvisoriamente bloccata dalla Corte d’appello barese.

La lite giudiziaria ha per oggetto il Centro direzionale Baia dei Campi (Vieste). Struttura ideata nell’anno 1984 dalla Regione,insieme al Centro previsto per Otranto, quale punto strategico per lo sviluppo integrato del turismo in Puglia.

Inizio lavori a metà 1988. Aggiudicati a Italscavi spa e Icamar srl e Trisciuglio srl (Fg) e Giannotta Leonardo Cannole (Le) e Diemme Costruzioni Otranto.

L’altalena dei finanziamenti parte con 23 miliardi di lire della Regione e 38,86 elargiti dallo Stato, mentre il ministero del Bilancio ne revoca 19.

Tra opere aggiuntive e varianti l’importo complessivo presunto è di 95 miliardi di lire, di cui 45 per Baia dei Campi. Qui il progetto dell’architetto Paolo Portoghesi immagina un albergo di 360 posti letto, piscina olimpionica, campi tennis, ristoranti, sala congressi,pista da ballo.

Nel 1999 la commissione di collaudo firma il certificato con riserva. Si inaugura così la diatriba amministrativa fra assessorato Lavori pubblici della Regione Puglia e Italscavi spa, in merito a documenti mancanti e ripristino infrastrutture realizzate in difformità.

Passano gli anni segnati da operazioni peritali, consulenti di parte, espropri e fornitura arredi, superfici ammalorate, udienze e decreti ingiuntivi, sentenza della Corte di Cassazione, capo gabinetto e avvocato coordinatore regionale, tentativi di conciliazione. Soprattutto “… abbandono e degrado del cespite”: l’immobile costruito in agro Baia dei Campi.

Messo in vendita dalla Regione il 28 marzo 2013 al prezzo di 11 milioni di euro ma, dopo due aste deserte, non liquidato.

Dentro l’elenco delle ottantuno opere pubbliche incompiute pugliesi, stilato dal ministero delle Infrastrutture per l’anno 2016, ci sono sia il centro turistico di Baia dei Campi sia quello di Otranto (laghi Alimini).

Un discreto risultato politico e tecnico raggiunto nell’arco di trentadue anni.

(foto fornita da Nino Sangerardi)

FOTO Centro Baia dei Campi 2


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