Sarebbe un caso di lupara bianca. La vittima potrebbe essere Marco Sarto, 43enne scomparso da San Severo l’1 giugno (la moglie ha denunciato la scomparsa alcuni giorni dopo). Le indiscrezioni di questo pomeriggio portano verso la pista dell’omicidio e della sparizione di Sarto, dunque. Ma ancora non vi sono certezze né, tantomeno, ufficialità di nulla. Da indiscrezioni, il cadavere saponificato era con indosso gli indumenti. Dai pantaloni sarebbe stata estratta la patente di guida con i dati di Marco Sarto.
Il corpo, rinvenuto a San Nicandro Garganico in un vascone irriguo, dai proprietari del fondo agricolo: l’odore nauseabondo aveva attirato la loro attenzione. Nel pozzo, un corpo in avanzato stato di decomposizione, avvolto in un contenitore di plastica. Dal primo esame compiuto, presenta lividi e colpi di arma da fuoco. I vigili del fuoco, che insieme alla protezione civile sono intervenuti per coadiuvare i carabinieri, sono al lavoro per prosciugare il vascone, dal quale potrebbero emergere nuove tracce.
Oltre alla sparizione, all’inizio del mese, di Marco Sarto, va rammentata l’esplosione di una bomba confezionata artigianalmente e imbottita di chiodi, la notte del 10 giugno, sempre a San Severo, contro un centro scommesse, del figlio di Marco Sarto.
(foto: Marco Sarto, fonte daunianews.it)