Di seguito il comunicato:
Si è riunito martedì 23 luglio il Tavolo Tecnico per il Centro Storico per affrontare l’annosa questione della movida nel centro della città.
Tra i presenti Angelo Gianfrate con delega alla viabilità e Polizia Locale, Carlo Dilonardo assessore alla cultura, l’assessore con delega alla partecipazione Roberto Ruggieri. Presenti anche alcuni consiglieri Gianfranco Castellana, Donatella Pulito, il presidente del consiglio Giovanni Basta e il capo di gabinetto Francesco Aquaro.
Oltre alle figure politiche, al tavolo di confronto, sedeva il presidente del Tavolo Tecnico Giuseppe Serio, per la Pro Loco Massimiliano Martucci, in rappresentanza del Comitato Centro storico il presidente Franco Di Giuseppe, per Confesercenti Pietro Liuzzi, per l’associazione Magica Valle d’Itria Loredana Palmisano, per la Società Operaia di Mutuo Soccorso Martino Grassi e per la Confcommercio Michele de Anna.
Durante l’incontro si è proposto, dopo le numerose richieste dei partecipanti inoltrate nei mesi scorsi, e cadute nel vuoto, la possibilità di predisporre all’interno della torre dell’orologio, in piazza Plebiscito un presidio della Polizia Locale. Gianfrate assicura una rappresentanza con servizio delle 18:00 alle 24:00, con possibile estensione d’orario alle 02:00 del mattino. Su questa tematica si è insistito parecchio al fine di garantire per il centro storico un punto di riferimento che funga da deterrente a comportamenti inopportuni e da monito per il quartiere. Al momento urge capire se gli spazi siano utili allo scopo. La polizia locale dovrebbe essere operativa dai primi giorni del mese di agosto a prescindere dalla sede. Il condizionale è d’obbligo.
Il confronto si è poi articolato sulla necessità importante di limitare, contenere e ridimensionare la musica e il forte vociare in pieno centro (piazza Maria Immacolata) fino alle prime ore del giorno; situazione davvero insostenibile che vede minato un diritto costituzionale che tutela la salute del singolo cittadino (art. 32) e senza dimenticare che il disturbo del riposo delle persone, come da art. 659 del c.p., è perseguibile penalmente.
I partecipanti politici hanno pensato di seguire le linee tracciate nella vicina città di Mesagne, dove si è optato per una soluzione che tenesse (quasi) tutti contenti, residenti e commercianti: lo stop della musica all’una di notte.
Proposta, quella citata, che vede in parte soddisfatte le richieste del Comitato Centro Storico, che aveva suggerito, nel precedente incontro, di attenersi alla normativa regionale (ore 24), che nasce come più generosa rispetto alla nazionale (ore 22-23).
Il tavolo ha accolto la proposta dell’amministrazione.
Il Comitato aveva richiesto la possibilità che si arrivasse all’una solo per due serate nel week end, in virtù della necessità di quanti hanno necessità, potremmo dire anche diritto, di riposare per svolgere al mattino (solo pochissime ore dopo il grande caos) il proprio lavoro al meglio.
I partecipanti hanno poi manifestato l’esigenza di interventi immediati verso gli eventuali trasgressori, con multe, qualora occorresse, al fine di trasmettere a tutti un segnale di disciplina e rispetto dei luoghi e della gente che ci abita.
Al momento c’è dunque da attendere, come Comitato ci domandiamo: “Possiamo fidarci di quanto in seduta detto? Sarà emanata un’ordinanza che metterà nero su bianco quanto anticipato? Ci vorrà davvero solo una settimana?” L’impegno sia in termini di responsabilità che di tempo è stato preso.
Nel mentre non staremo a guardare, gli animi caldi sono fortemente decisi a far sentire le proprie ragioni, tramite mezzi opportuni, dal volantino ai social, dalle manifestazioni ai comunicati stampa. Non possiamo permetterci di lasciare che un luogo di grande prestigio, quale il centro storico di Martina Franca, diventi palcoscenico di serate al gusto di mojito o spritz con sottofondo un fastidioso baccano.