Il matrimonio indiano di Fasano è strettamente connesso alla vicenda dei marò pugliesi Salvatore Girone e Massimiliano Latorre trattenuti da più di due anni e mezzo in India. Talmente connesse, le due cose, che il ministero dell’Interno italiano, all’antivigilia di ferragosto, diffuse una circolare in cui si fa riferimento a preoccupazioni per eventuali azioni “eclatanti” di protesta, nel contesto di quel matrimonio.
Adesso si fanno sentire proprio i militari. Pagina facebook, allievi dell’accademia navale di Livorno: nessun amministratore di Fasano vada al matrimonio degli indiani.
E il generale Termentini scrive al sindaco fasanese Lello Di Bari: facca conoscere quale spesa pubblica viene sopportata per questa fastosa, e costosa, cerimonia. Risposta di Di Bari: manco un centesimo. Con un commento in aggiunta: solidarietà ai marò, e non da ora, ma se il nostro governo nazionale non è capace di riportarli in Italia non può essere un sindaco di un Comune, neanche grande, a farlo. Ancora: non ho ricevuto inviti, se dovesse arrivare penserò cosa fare.
Però le preoccupazioni per la vicenda dei marò ci sono: tanto che fra oggi e domani, in questura a Brindisi, riunione per valutare la situazione e programmare un piano di prevenzione e nel caso, ma non sia mai, intervento.
(foto home page: Lello di Bari, sindaco di Fasano)