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Notte della Taranta, meno di 90 interventi di soccorso Asl Lecce, a Melpignano ha funzionato il dispositivo di prevenzione e assistenza: impegnate più di 250 persone

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Di seguito il comunicato diffuso dall’azienda sanitaria locale di Lecce:
Meno di 90 interventi di assistenza per un grande evento: tutto nella massima sicurezza sanitaria. Nell’80% dei casi si è trattato di ebbrezza alcolica e nel mix con sostanze psicotrope, per il resto piccoli traumi e qualche patologia cardio-vascolare: quasi tutti da codice verde e solo quattro persone condotte in ospedale per completare le indagini.
Il Piano dei Soccorsi Sanitari messo a punto dalla ASL Lecce per il 25 e 26 agosto 2017, giornata delle prove e serata clou della Notte della Taranta di Melpignano, ha funzionato a dovere. La gestione sanitaria del Concertone, infatti, è stata studiata nei minimi particolari: uomini, mezzi e strutture da impiegare e procedure da attuare. Il lavoro vero degli uomini del 118, affiancati dai volontari della Croce Rossa Italiana, è però cominciato già il 24 agosto, quando è stato allestito il Campo Sanitario (Presidio Medico Avanzato): un vero e proprio ospedale da campo su un’area di 4mila metri quadri, di cui 260 coperti, completamente perimetrata e presidiata da personale addetto.
Era questo il cuore operativo del Piano dei Soccorsi, condiviso con la Direzione Strategica ASL, con le Autorità di Pubblica Sicurezza e pronto a scattare anche per un’eventuale maxi-emergenza. Un sistema in grado, in ogni caso, di rispondere in tempo reale alle esigenze di diagnosi e cura in emergenza-urgenza, sotto la supervisione del Servizio 118 e in stretto collegamento con gli Ospedali della ASL di Lecce. Un contributo importante è arrivato dalla Croce Rossa Italiana, che ha integrato le sue risorse con quelle impiegate dall’azienda sanitaria leccese. “L’obiettivo, pienamente centrato, di questo grande dispiegamento di forze – spiega il Direttore Generale ASL Lecce, Silvana Melli – era tutelare la salute della popolazione e degli operatori impegnati nell’evento, permettendo ad una manifestazione di così grande richiamo di svolgersi nella massima sicurezza, grazie ad un Piano dei Soccorsi meticoloso, che non ha lasciato nulla al caso. Ed ha colto nel segno anche l’invito a vivere la Notte della Taranta come uno straordinario momento di aggregazione e di sano divertimento, senza eccessi”. “Rispetto al 2016 – aggiunge il Direttore Sanitario ASL Lecce, Antonio Sanguedolce – c’è stata una diminuzione degli interventi di soccorso del 15%, un segnale importante della capacità di pianificare, organizzare e gestire questo tipo di eventi, anche dal punto di vista sanitario, ma anche di una accresciuta maturità e consapevolezza da parte del pubblico”.

Al centro del meccanismo dei soccorsi il Servizio 118, guidato dal direttore Maurizio Scardia, chiamato a coordinare il Posto di Comando Avanzato Sanitario. Una “task force”, composta anche da un infermiere coordinatore e dal presidente della CRI, che ha gestito tutte le operazioni di soccorso nel perimetro del Concertone e curato il coordinamento con le Istituzioni coinvolte nella gestione dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica (Questura, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile ecc.). Pronti ad intervenire un mezzo di soccorso avanzato del 118 (con a bordo 1 medico, 1 infermiere, 1 autista, 1 OSS/soccorritore), 2 ambulanze CRI, 1 automedica, 1 fuoristrada, 1 modulo catastrofi 118 per le maxi-emergenze, sempre in collegamento con la Centrale Operativa 118 e le Unità di Soccorso presenti nell’area della manifestazione.
Il Posto di Comando Avanzato era posizionato nei pressi del Posto Medico Avanzato di II livello (dotato di 1 medico, 6 infermieri, 1 autista-soccorritore, 1 OSS/soccorritore), incaricato di occuparsi dei casi più gravi (codice rosso) in una tenda pneumatica attrezzata con quattro posti letto e strumentazione necessaria per monitorare i parametri vitali, ventilatori, defibrillatori automatici e tablet per l’esecuzione di elettrocardiogramma online. Sempre all’interno del Campo Sanitario, erano presenti altre quattro tende pneumatiche della CRI per ospitare l’Area Triage (accoglienza e primo intervento), un’Area Ambulatoriale con 2 posti visita e 2 posti di osservazione breve (con cardiomonitor e defibrillatore) e un’Area per la degenza breve con 24 posti letto (PMA di I livello, per codici giallo e verde), più un settore per i mezzi per la logistica.
Sicurezza e soccorsi, naturalmente, hanno riguardato tutta l’area del Concertone. La Croce Rossa, oltre a 3 medici, 3 infermieri e 6 soccorritori impegnati nel Campo Sanitario, ha schierato 15 squadre di soccorso appiedate itineranti (composte da sei unità) e 8 ambulanze (con autista e due soccorritori) dislocate nelle postazioni periferiche: Stazione SUD-EST, Parcheggio/zona industriale (nei pressi del rondò di accesso dalla SS. 16), Lato ovest del Palco, Area vip, Lato est del Palco, Stazione AGIP/ENI SS. 16 (arrivo/partenza Autobus SUD-EST), Corridoio centrale dell’area del pubblico.

Le comunicazioni sono state assicurate utilizzando i collegamenti con radio dedicata o attraverso la rete GSM con il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), ubicato presso i locali dell’ex convento degli Agostiniani. “Per i 250 operatori impiegati, tra volontari CRI e sanitari del 118, – spiega il direttore del SEU 118, Maurizio Scardia – fare presto e bene è la misura di un lavoro preparato con cura e attenzione ad ogni particolare, in cui ognuno sa qual è il suo compito ed è preparato per farlo”.
Si è intervenuti soprattutto su stati di ebbrezza e traumi di diversa natura. La media degli interventi è di 100 casi all’anno (circa il 70% per stati di ebbrezza), scesi a 88 in questa edizione 2017. Gli ultimi tre anni hanno fatto registrare il 62 per cento di codici bianchi, il 37 di codici verdi e solo nell’un per cento dei casi è stato trattato il codice giallo, mentre non s’è mai verificato un codice rosso. Dal 2012 al 2014 sono stati trasportati al vicino ospedale di Scorrano 3 pazienti all’anno.
“Negli ultimi anni, sovente siamo intervenuti per stati di malessere dovuti a eccesso di alcool o per traumi, spesso da taglio – sottolinea Maurizio Scardia, coordinatore dei soccorsi -. Una maggiore attenzione a comportamenti corretti e a particolari talvolta trascurati, ad esempio non utilizzare bottiglie di vetro, possono evitare molti traumi che rischiano di trasformare la festa in un evento spiacevole. Il bilancio finale – conclude il direttore del 118 Asl Lecce – è decisamente positivo, in virtù di uno sforzo notevole in termini di pianificazione, organizzazione, risorse impiegate e personale coinvolto: ringrazio tutti per il gran lavoro svolto”.

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