Di seguito il comunicato:
I Patti educativi di comunità come strumento di un’autonomia responsabile e solidale, per collegare più strettamente scuola e territorio; l’I.C. “Giovanni XXIII” attraverso questa opportunità vuole promuovere l’idea di una scuola aperta e interagente con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti sul territorio e rafforzare così un’alleanza educativa, civile e sociale che appare quanto mai necessaria in questo momento storico.
Questa iniziativa servirà a favorire la messa a disposizione di strutture o spazi, come
parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, al fine di potervi svolgere attività
didattiche complementari a quelle tradizionali e sosterà l’autonomia scolastica dell’Istituto nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa, individuando finalità, ruoli e compiti di ciascuno sulla base delle risorse disponibili.
I temi su cui ha lavorato la Giò23 e gli enti coinvolti nel progetto sono quelli emergenti
sotto il profilo educativo: acquisizione delle competenze di cittadinanza, digitali e
civiche, nuovi ambienti di apprendimento, promozione della cultura ludica, percorsi di
coesione sociale, di prevenzione del disagio giovanile e di contrasto alla povertà
educativa.
Si presenteranno proposte volte a sviluppare competenze di educazione al patrimonio culturale e museale, attività dedicate allo sviluppo motorio e alla promozione dello sport.
Altri percorsi didattici sono stati dedicati allo sviluppo della creatività e del pensiero
divergente utilizzando i diversi linguaggi espressivi: teatro, cinema, danza, musica
proponendo attività in presenza e a distanza per sviluppare, sin dall’infanzia,
l’educazione alla bellezza.
Alcuni progetti si sono focalizzati sul potenziamento delle competenze emotive, sulla costruzione del benessere nelle relazioni interpersonali, sullo sviluppo della capacità di ascolto di sé e dell’altro, sul coinvolgimento dei sensi, altri ancora sulla gestione dei conflitti, sul benessere e sull’inclusività per arrivare ai percorsi sull’educazione alla sostenibilità ambientale e sugli obiettivi dell’Agenda 2030.
L’intento e l’impegno instancabile della scuola regina del quartiere Paolotti dunque, è quello di sollecitare la comunità territoriale a prendersi “cura” della propria scuola, a riconoscerla come proprio “bene” e a sentire in essa il “battito della comunità”.