Sedici indagati, inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Potenza. La Sogim che gestisce l’Itrec di Rotondella respinge le accuse dichiarandosi a disposizione della magistratura per fare chiarezza sulla vicenda, stando a quanto riporta il tg La7.
Fra le accuse a vario titolo nei confronti degli indagati, attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro ambientale, inquinamento ambientale, falso, in particolare per lo scarico di acque contaminate nel mar Ionio (golfo di Taranto) e nel fiume Sinni, secondo l’accusa. I fatti contestati hanno origine nel 2014. Secondo il rapporto dei carabinieri Noe sarebbero state disattivate di frequente le pompe idrauliche la cui opera serve per limitare la propagazione di acqua contaminata nella falda, ciò
per “abbattere i costi energetici e di gestione dei rifiuti liquidi che sarebbero stati prodotti”. Inoltre, omissioni nei controlli e manipolazione di dati sono altre ipotesi di reato contestate.