“La mia campagna elettorale è fare il sindaco, farlo fino all’ultimo giorno, farlo per la strada, seguendo i cantieri, incontrando i cittadini e immaginando insieme a loro il programma per la città che vogliamo. Se qualcuno vuole davvero dare una mano per il futuro di Bari, mi trova lì”. Antonio Decaro, sindaco di Bari, prende posizione (dichiarazione riportata da Repubblica) rispetto a quanto va agitandosi da un po’ a sostegno della candidatura di Michele Emiliano, governatore della Puglia che aspira a ricandidarsi. Le scadenze: elezioni comunali la prossima primavera, regionali nel 2020. Un gruppo di sei liste civiche prettamente di transfughi di centrodestra è già pronto, con tanto di incontro svolto e comunicato ufficiale, a sostenere Emiliano. E a sostenere pure Decaro. Ci sono i vari Massimo Cassano e Simeone Di Cagno Abbrescia, fra gli altri. La cosa ha molto alterato esponenti della sinistra. Ora, appunto, le parole di Decaro: “il candidato sindaco sono io. E non sono disposto a vendermi l’anima per qualche voto in più”. Continua, sempre citato da Repubblica: “vincere le elezioni è importante, ma perdere la faccia lo è molto di più. Non baratto, per motivi elettorali, la credibilità di quello che ho costruito con la mia coalizione fino ad oggi. Anche perché vincere non serve a niente se dal giorno dopo, invece di continuare a lavorare per la città, sei costretto a passare il tempo a pagare cambiali in cambio dell’appoggio elettorale. Bari non merita guazzabugli”.
Di seguito un comunicato diffuso da Ignazio Zullo, capogruppo Noi con l’Italia in consiglio regionale della Puglia:
Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana, non avrà mai il nostro sostegno politico. Non faremo mai parte della sua coalizione perché abbiamo un’altra idea di Bari, siamo convinti che per il capoluogo non sia stato un buon primo cittadino e il pensiero che possa essere alla guida della città per altri cinque anni ci preoccupa.
Ma le sue dichiarazioni politiche meritano non solo rispetto ma anche condivisione:- ‘non sono disposto a vendermi l’anima per qualche voto in più’ – perché interpretano esattamente un modo di fare politica che sentiamo anche nostro e che è distante anni luce da quello del presidente della Regione Michele Emiliano. Perciò Decaro dovrebbe indirizzare proprio al suo predecessore quelle dichiarazioni: perché il sindaco di Bari non può non sapere che quel guazzabuglio di liste civiche – che per la stragrande maggioranza proviene dal centrodestra; alcuni firmatari di quel documento fino a qualche giorno fa seduti erano seduti al tavolo della nostra coalizione – ha proprio la regia di Emiliano! Non una regia disinteressata, non per far vincere il centrosinistra al Comune di Bari, ma per preparare un Piano B per sé alle Regionali del 2020.
A Decaro diciamo che conserveremo gelosamente queste dichiarazioni, perché confidiamo che non si lascerà convincere da Emiliano a imbarcare tutti sulla nuova Arca di Noè, dove non vorremmo che tolti i simboli, candidati moglie-figli-amici, possa rimangiarsi ciò che oggi gli ha dato l’immagine di un politico con una grande dignità!