Di seguito il comunicato sindacale congiunto:
La dimostrazione tecnica del proverbio popolare secondo cui “non c’è mai fine al peggio” la abbiamo a
Taranto, in Puglia, nel 2023, dove il call center Network Contacts, con la fattiva collaborazione di ENEL
(azienda a partecipazione statale che sta introitando milioni e milioni di euro sfruttando la crisi internazionale a
danno di consumatori e cittadini), ha deciso, unilateralmente, di mettere alla fame un gruppo di persone per la
sola “colpa” di essersi ammalate nel corso del tempo a causa dell’attività lavorativa svolta nel call center con
l’utilizzo della voce, riducendone il monte ore contrattuale dal 1 Novembre alle sole ore che possono essere
compiute nella classica attività tradizionale in cuffia.
“Per fare un esempio, se una lavoratrice ha un contratto a 30 h settimanali ed il medico aziendale ha prescritto
una riduzione dell’utilizzo della voce del 50%, quella stessa lavoratrice dal 1 Novembre lavorerà 15 h avendo
anche una decurtazione quindi del suo stipendio del 50%.” Questa ed altre situazioni, riguardanti il call center Network Contacts (committente è Enel) sono inaccettabili secondo i sindacati. Oggi una conferenza stampa per documentare una scelta ritenuta priva di senso. Slc Cgil, Fistel Cisl ed Ugl tlc hanno deciso “di impugnare le lettere” ai lavoratori da parte dell’azienda e di denunciare a procura della Repubblica, ispettorato del lavoro, Inail e Spesal. “Ma riteniamo fondamentale che le istituzioni ed i cittadini sappiano.” Da qui la conferenza stampa odierna.