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Perché non dalla Puglia? Quirinale, totonomi: la scelta potrebbe essere quella di un sindaco. Si fanno i nomi di Fassino, Chiamparino, Delrio. Nessuno parla di Emiliano che, paradossalmente, farebbe un piacere anche agli avversari

michele emiliano

Oggi devono iniziare a decidere qualcosa. I criteri, ok, la discussione è stata ampia. Solo che la poltrona del Quirinale deve essere occupata non da un criterio ma da una persona. Si dice: sono in aumento le quotazioni dei sindaci, ovvero i colleghi di Renzi. E anche dello stesso partito. I fedelissimi sono Chiamparino, attuale presidente della Regione Piemonte ed ex sindaco di Torino; Graziano Delrio, ex sindaco di Reggio Emilia e sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per inciso: Delrio, quello della riforma delle Province i cui presidenti, oggi, tengono una preoccupatissima assemblea nazionale. C’è poi un sindaco ed ex segretario del pattito di Renzi: si tratta del torinese Piero Fassino. Dei tre, quello con ma maggiore statura, non solo fisica ma anche internazionale, è lui. Certo, può non essere un sindaco: si parla di Giuliano Amato, forse quello davvero in pole-position, ma tanto amato (ocn la minuscola) uno con 31 pensioni insomma… Padoan, Finocchiaro, Mattarella, eccetera eccetera, perché i nomi sono quelli da settimane e sono arcinoti a tutti.

Sindaci: perché non dare una guardatina in Puglia? Michele Emiliano ha da poco smesso i panni di sindaco di Bari, è stato anche nei sondaggi il sindaco più amato d’Italia, si appresta a diventare presidente della Regione Puglia con un consenso che chissà quanto convenga al centrodestra presentarsi alle elezioni. Emiliano è il vincitore annunciato. Però, piuttosto si sente di Delrio autore di una riforma così azzeccata che basta andare a chiedere agli studenti leccesi, com’è bello tornare a scuola con i termosifoni spenti di questi tempi per effetto della riforma-Delrio, ma non di Emiliano. Che doveva fare tutto, nelle promesse di Renzi: il ministro, il deputato europeo. Poi sempre trombato all’ultimo. Ecco perché, forse, Emiliano nel novero dei sindaci possibili candidati non c’è. Però, paradossalmente, proprio l’ex sindaco di Bari (la cui storia personale, da magistrato antimafia in poi, non sembra discutibile) farebbe un piacere anche agli avversari: che, ad esempio, in Puglia non sanno proprio come diavolo fare, per le regionali. Magari la partita pugliese ricomincerebbe anche da qualcosa di simile a zero a zero.

Tutta fantapolitica, naturalmente, un’ipotesi barese per il Colle. Però, se proprio dovesse toccare a un sindaco, perché non dalla Puglia.


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