La sentenza, 706/2015 della Corte d’appello di Taranto, è oggi presa a riferimento dall’agenzia Adnkronos. Che riportaquanto pubblicato dal portale “La legge è uguale per tutti”. Affittare casa a una prostituta non è reato, sentenzia il giudice tarantino di secondo grado. Nessuno può opporsi, neppure il condominio. Cosa perfettamente legale, a patto che la locazione avvenga a canone secondo i prezzi di mercato. La sentenza d’appello richiama più precedenti della Cassazione: chi affitta casa a una prostituta non commette il reato di favoreggiamento della prostituzione. Certo, qualora il prezzo di affitto dovesse essere di molto superiore ai canoni di mercato, si potrebbe configurare l’ipotesi di sfruttamento della prostituzione. Ma in sé, affittare la casa alla prostituta, anche nella consapevolezza di ciò che vi eserciterà, non è ausilio a prostituirsi. Rappresenta la finalità di fornire al conduttore (la conduttrice, nel caso) un tetto dove vivere.