A Martina Franca si è alle viste delle prove concorsuali per tre dirigenze comunali: lavori pubblici, polizia municipale e affari generali. Delle commissioni di tali concorsi facevano parte anche il segretario generale, Eugenio De Carlo, e la dirigente del settore finanziario, Anna Maurizia Merico. Poi i due hanno scritto che rinunciano, per motivi di opportunità, a essere nella commissione d’esame degli affari generali. I motivi, però, sarebbero da applicarsi anche per gli altri due concorsi,
L’ex consigliere comunale e assessore comunale Franco Mariella commenta: “da quei due dirigenti mi sarei aspettato, a proposito di comportamenti opportuni, che per esempio non facessereo passare il piano Tares che un consigliere comunale ha palesemente definito falso. Le inopportunità, gigantesche, sono anche in altri comportamenti, vedi la sottoscrizione del contratto con la Soget. In quanto alle commissioni, per evitare inopportunità, a questo punto stiano fuori da tutte le commissioni”.
E interviene, sul caso, il club Forza Silvio di Martina Franca. Di seguito la nota firmata da Paolo D’Arcangelo, responsabile del club:
Merìco e De Carlo: due pesi e due misure per i concorsi comunali.
E dopo la rinuncia indicano pure i sostituti: non possono loro, si organizzano con i fratelli “piccoli”.
I dirigenti comunali Maurizia Merìco e Eugenio De Carlo rinunciano a far parte della commissione d’esame per la copertura di n.1 posto di dirigente del settore affari generali del Comune di Martina.
Merìco quale componente e De Carlo quale presidente motivano la loro rinuncia per la presenza, fra i candidati, di diversi funzionari già facenti parte della pianta organica del comune di Martina Franca.
Epperò, gli stessi Merìco e De Carlo non rinunciano a far parte della commissione d’esame per la copertura di n. 1 posto di dirigente del settore Polizia Municipale e di n. 1 posto del settore Lavori Pubblici, concorsi a cui prendono parte funzionari in carica.
Interni gli uni, interni gli altri, ma per gli uni ci si pone un problema di opportunità, per gli altri due concorsi, invece, no.
Merìco e De Carlo usano evidentemente due pesi e due misure diverse: ci sfugge quale è la vera motivazione.
Poiché, come detto, ce ne sfugge il motivo, sarebbe opportuno che il Sindaco intervenisse per fare chiarezza.
Per quello che ci riguarda, farebbero bene a rinunciare a tutti e tre i concorsi e facessero scegliere ad altri i loro sostituti, senza indicare i fratelli “piccoli”.
Non possono andare loro, si organizzano lo stesso tra di loro.
Così proprio non va.