Il riconoscimento all’impresa viene da quello che talvolta è la controparte: il lavoratore. La Semat, indotto Acciaierie d’Italia, circa 250 dipendenti, oltre venti milioni di euro di crediti non riscossi verso il colosso siderurgico, ha erogato ai lavoratori le spettanze di una mensilità fra le tre arretrate. Erogazione non senza difficoltà. Tuttavia è avvenuta.
“Apparentemente ai lavoratori e alle famiglie è consentito di trascorrere una Pasqua più tranquilla”, dice Salvatore De Comito che sollecita la concretizzazione della misura per il pagamento alle aziende dell’indotto dei crediti ancora non riscossi, “senza l’indotto Acciaierie d’Italia non può ripartire. Per i lavoratori il pagamento parziale degli arretrati non cambia la situazione complessiva che continua ad essere difficilissima, sono stati coperti i debiti con questa mensilità. Soldi In tasca non ce ne sono”.